03 Set 2023 10:35 - Cronaca
Scuola, un’iniziativa pubblica sulla “Autonomia differenziata, una riforma sbagliata”
L'appuntamento è per lunedì 4 settembre alle 18, in piazza Marsala a Ravenna, su iniziativa di Cgil, Libera, la Rete dei Numeri Pari, Comitato in difesa della Costituzione e Salviamo la Costituzione.
di Redazione
Un’iniziativa pubblica per dire no alla “Autonomia differenziata, una riforma sbagliata”. L’appuntamento è per lunedì 4 settembre alle 18, in piazza Marsala a Ravenna, su iniziativa di Cgil, Libera, la Rete dei Numeri Pari, Comitato in difesa della Costituzione e Salviamo la Costituzione. Lo scopo è approfondire le conseguenze che l’autonomia differenziata, voluta dall’attuale Governo, produrrebbe sul territorio ravennate ed emiliano-romagnolo. Sono previsti gli interventi di Christian Ferrari, della segreteria nazionale della Cgil e Giuseppe De Marzo, responsabile di Libera e coordinatore nazionale Rete Numeri Pari. L’incontro sarà moderato da Maria Paola Patuelli. In caso di maltempo si terrà nella sala Ragazzini in Largo Firenze a Ravenna.
Le possibili conseguenze dell’autonomia differenziata
L’autonomia differenziata, nel momento in cui fosse operativa, prevede che le Regioni a statuto ordinario possano chiedere di avere competenza esclusiva su ben 23 materie, tra cui l’istruzione, la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, il commercio con l’estero, la gestione di porti e aeroporti, le reti di trasporti.
Gli organizzatori dicono un secco No a più disuguaglianze e meno diritti. “Questa riforma, a risorse invariate e con le modalità definite dal ddl Calderoli, mette in discussione l’unità e la coesione sociale del Paese. L’autonomia differenziata mette a rischio l’universalismo del nostro sistema di welfare. Si parla del principio per cui ogni cittadino, a prescindere dalla residenza e dalla provenienza, deve godere di diritti fondamentali in maniera uniforme in tutto il Paese. La riforma precluderebbe la possibilità di costruire politiche nazionali da un punto di vista industriale, economico e di sviluppo”. Questi temi sono al centro della manifestazione nazionale, promossa dalla Cgil e da circa un centinaio di associazioni, che si svolgerà il prossimo 7 ottobre a Roma per salvaguardare la Costituzione che è sotto attacco ed è costantemente minacciata da stravolgimenti istituzionali che minano la centralità del Parlamento.
Chi aderisce all’iniziativa del 4 settembre
Aderiscono all’iniziativa: Arci, Arcigay, Anpi, Acli, Comitato per il ritiro di ogni autonomia differenziata, per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti prov. Ravenna, Libertà e Giustizia, Auser, Federconsumatori, Sunia, Movimento Consumatori Ravenna aps, Comitato di Faenza per la valorizzazione e la difesa della Costituzione, Villaggio globale, Overall Rete Multiculturale Faenza, Legambiente Lamone Faenza, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Idee per la sinistra.