Marescotti: due giorni per l’ultimo saluto a Bagnacavallo

Domani, martedì 28 marzo dalle 14 alle 18 e mercoledì 29 dalle 10 alle 15 all'ex convento di San Francesco

La camera ardente dell’attore Ivano Marescotti, venuto a mancare ieri all’età di 77 anni, verrà allestita nella Sala Oriani dell’ex convento di San Francesco a Bagnacavallo domani, martedì 28 marzo dalle 14 alle 18 e mercoledì 29 dalle 10 alle 15, orario in cui si terrà un commiato. Verranno raccolte offerte per lo Ior. La Sala Oriani è in via Cadorna 14; nei pressi è disponibile il parcheggio di Santa Chiara, sempre in via Cadorna. Alle 16.30 il feretro partirà alla volta di Ravenna per la cremazione.

La Redazione di Più Notizie lo ricorda con le sue parole, quelle che ha condiviso in occasione dell’intervista rilasciata qualche mese fa: “Mi dedico al terzo tempo della vita, è un periodo inedito che desta curiosità. Ho vissuto tre periodi: il primo fino ai 35 anni, il secondo corrisponde alla carriera da attore e il terzo è la vecchiaia. Ci si porta dietro il proprio corpo che non è più energico come prima ma bisogna cambiare vita per affrontare la parte che poi si presta a chiudere il sipario. Non si può fare programmi come quando si ha vent’anni e non c’è tempo da perdere. Ho riscoperto la natura e i suoi suoni, leggo libri che avrei voluto leggere da tanto, guardo le cose a cui prima non prestavo attenzione e scopro sempre cose nuove”.

Insegnante di giovani talenti, spronava loro e li incoraggiava a non arrendersi davanti agli ostacoli della vita. “Non fatevi fregare dall’aspetto rassicurante di una condizione, cercate di uscire dalle situazioni che non vi piacciono. Solo questo può darvi lo stimolo per intraprendere strade diverse. È importante darsi del tempo per scoprire i propri talenti e seguirli. Non bisogna seguire i sogni ma ciò per cui si ha una attitudine particolare. Anche io non ho mai sognato di fare l’attore ma ho scoperto che avevo talento nel farlo… almeno così mi dicono”.

“Il teatro smuove e muove. Non fa teatro chi vuole fare l’attore. Fa teatro chi vuole scoprire cose che non sapeva di sapere e non ha paura di scoprire”. Con queste sue parole, omaggiamo l’attore scomparso.

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