Sala Slot di Fosso Ghiaia: il comune “dimentica” di misurare la distanza con la chiesa

La Pigna: «Continueremo ad indagare, è una questione che presenta diversi aspetti da chiarire»

«La disparità di trattamento tra i gestori delle sale giochi chiuse dal Comune di Ravenna e il gestore della sala slot di Fosso Ghiaia ospitata all’interno del circolo PD si arricchisce di nuovi elementi» dichiarano dalla lista civica La Pigna

Dalla documentazione prodotta dal Comune di Ravenna risulta infatti una pesante omissione. Vale a dire che il Comune stesso pare si sia “dimenticato” di effettuare la misurazione della distanza tra la sala slot in questione ed uno dei luoghi sensibili adiacenti: la chiesa Santa Maria Goretti di Fosso Ghiaia

La vicina Chiesa

I luoghi di culto e gli oratori, rientrano nell’ambito dei luoghi sensibili definiti dalla legge regionale e recepiti dal Comune di Ravenna, dai quali le sale gioco/slot devono distare più di 500 metri. Va evidenziato che la Chiesa in questione é assolutamente in attivitàe aperta al culto dei fedeli e risulta distare, carta topografica alla mano, circa 400 metri dalla sala giochi situata all’interno del  circolo PD. 

«Come detto, negli atti resi dal Comune di Ravenna, non vi é alcuna menzione della Chiesa in questione, – spiegano da La Pigna – configurando così una palese omissione alla quale occorre porre rimedio. Non possiamo comunque evitare di chiederci perché non sia stata eseguita la misurazione della distanza e quali siano ora le intenzioni di sindaco e Giunta.  Nel caso venga confermata la distanza inferiore ai 500 mt. tra sala giochi e chiesa, il Comune di Ravenna provvederà ad emanare e a far rispettare il provvedimento di chiusura della sala giochi all’ interno del circolo PD di Fosso Ghiaia?» 

Il provvedimento del 2020

Si ricorda che la sala slot nel circolo PD di Fosso Ghiaia, era stata colpita nel 2020 da un provvedimento di chiusura emanato dal Comune di Ravenna. Tuttavia, l’attività é continuata per ben 3 anni senza che nessuno dal Comune – Polizia Locale compresa – si sia preoccupato di verificare che la sala avesse effettivamente chiuso. Eppure, il fatto che l’attività fosse in essere era di dominio pubblico. 

«Nonostante i termini per un eventuale ricorso del gestore della sala contro la decisione del Comune fossero ampiamente trascorsi, l’amministrazione comunale nel 2023 ha – con incredibile benevolenza non concessa ad altre sale nelle medesime condizioni – accettato di rimisurare la distanza della stessa sala con la scuola adiacente. continuano da La Pigna -Misurazione che guarda caso questa volta, registra una distanza di 522 mt, appena superiore ai 500 mt minimi previsti dalla legge nazionale. Come a dire che la sala slot in 3 anni si é miracolosamente spostata di ben 22 metri, senza mai spostarsi nella realtà! Una questione che presenta diversi aspetti da chiarire e che non può essere liquidata, come vogliono alcuni, come una banalità». 

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