Sabato sarà inaugurata la seconda panchina donata dall’associazione “Il sorriso di Giada”

Sarà inaugurata sabato alla Darsena pop up la seconda panchina donata al Comune di Ravenna dall'associazione "Il Sorriso di Giada"

Dopo l’inaugurazione della prima delle due panchine inclusive donate al Comune dall’associazione odv “Il sorriso di Giada”, installata nel parco Ipazia nei giorni scorsi, sabato 5 novembre, alle 15, ci sarà quella della seconda panchina, nel lungo Darsena di fronte al Pop Up. Saranno presenti il prefetto Castrese De Rosa e rappresentanti di Lions club Ravenna Romagna Padusa, “Diabete e ballo” dell’Associazione diabetici Ravenna, Cuore e territorio aps, Unione Edera Ravenna asd, La perla d’Italia e i clown dell’associazione Perepè Tazum. Anima dell’iniziativa è la mamma di Giada, Carmela (Pamela) Zingale, presidente dell’associazione che da anni si occupa di opere benefiche nel nome della figlia quindicenne affetta da una malattia rara.

 

Le due panchine sono state progettate perché possano essere utilizzate anche da persone in carrozzina; vi è, infatti, uno spazio tra le sedute in grado di accogliere l’ausilio e favorire la conversazione e la socialità. I manufatti sono il frutto di un’azione corale che ha coinvolto Noemi e Giulia Portale, sorelle di Giada, nell’ideazione e Giuseppe Licciardello nella parte tecnica legata alla progettazione; Gaetano Licciardello è il fabbro che le ha costruite materialmente, mentre Ferrino Fanti si è occupato della parte grafica; i due manufatti sono poi dedicati a Nunzio Zingale e Angela Milia, rispettivamente il nonno materno e la nonna paterna di Giada che sono mancati di recente e non hanno potuto vedere realizzato il progetto che li aveva tanto emozionati.

 

Hanno inoltre partecipato in maniera attiva le piccole imprese locali Forno pasticceria Morelli, Forno Nonna Iride, Legatoria timbrificio universo di Matteo Verità e Coop Alleanza 3.0. L’obiettivo dell’associazione Il Sorriso di Giada è quello di fornire aiuto, assistenza e supporto a bambini e ragazzi con problemi di disabilità e alle loro famiglie, puntando all’inclusione e alla condivisione per il superamento di ogni forma di pregiudizio.

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