Rientrano a Faenza dopo 8 mila km in quad. Il viaggio di Ivan e Carolina Argani fino a Capo Nord

Il rientro è stato festeggiato da un gran numero di faentini, che non vedevano l'ora di riabbracciare i loro amici giramondo

Un viaggio lungo quello di Ivan e Carolina Argnani che ieri 14 dicembre sono rientrati a Faenza dopo aver affrontato un percorso di oltre 8 mila km in quad con partenza Faenza e meta Capo Nord e ritorno. Il duo padre-figlia che già nel 2016 avevano affrontato il medesimo percorso con temperature un poco più miti, ha deciso con temerarietà di riproporre l’esperienza in forma invernale.

Durante il loro percorso hanno visto e immortalato sul loro diario di bordo, consultabile sulla loro pagina Facebook QUAD Around the WORLD i momenti e bellezze che la natura e la città gli hanno dato modo di scoprire.

Il percorso e l’attesissimo rientro

Dopo la partenza ufficiale avvenuta il 19 dicembre da Via San Martino 203, i due hanno attraversato Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia e Finlandia, per raggiungere la Norvegia e Capo Nord giusto in tempo per stappare lo spumante e festeggiare l’inizio del 2024 con una meravigliosa aurora boreale. I due temerari hanno ripreso la strada del ritorno, affrontando neve e temperature fino ai -38 gradi.

Il Rientro attesissimo a Faenza è stato festeggiato da un gran numero di faentini, che non vedevano l’ora di riabbracciare i loro amici viaggiatori: «La città li ha accolti ieri pomeriggio con una grande festa – dichiara il sindaco Massimo Isola sui social – per celebrare la loro impresa. I miei più sentiti complimenti per il coraggio e l’intraprendenza con cui hanno affrontato l’affascinante e difficilissimo viaggio!»

Il messaggio di Ivan e Carolina

Soddisfatti e commossi i due protagonisti, che hanno così commentato il loro rientro sui social: «SIAMO TORNATI! Dopo una giornata in cui l’emozione predominante era la frenesia di tornare a casa, e dopo aver percorso più di 100km nella nebbia totale, siamo arrivati finalmente a Faenza dove abbiamo ricevuto un’accoglienza che ha superato tutti i nostri scenari immaginati. Eravate tantissimi, tutti emozionati e davvero felici di vederci».

Ivano e Carolina sono rimasti compiti dall’accoglienza di famiglia e amici accorsi a salutarli: «Ci ha colpito tantissimo vedere come la nostra felicità fosse pienamente condivisa da tutti voi con una genuinità insolita al giorno d’oggi, come se realmente aveste viaggiato con noi.Abbiamo avuto il piacere di stringere la mano, parlare e ricevere i complimenti dal nostro Sindaco Massimo Isola il quale, nonostante gli impegni, si è ritagliato del tempo per noi mostrandosi piacevolmente colpito dall’impresa svolta. Grazie ancora. Vogliamo ringraziarvi perché ci avete sostenuto sempre e da lontano, nelle condizioni in cui eravamo, anche solo un “semplice” messaggio era per noi pura forza. Grazie per tutti i complimenti, per chi ce li ha fatti di persona con un abbraccio e qualche lacrima agli occhi, e per chi non è potuto esserci ma non si è privato di darci la stessa emozione virtualmente. Grazie non solo per esservi emozionati e aver gioito di tutti i traguardi insieme a noi, ma anche per esservi preoccupati per tutti i 27 giorni di noi, attendendo tutte le sere il resoconto e dedicandoci un pensiero e un messaggio soprattutto quando le condizioni erano davvero critiche. Questo lungo e difficile viaggio è giunto al termine, un mese completamente insolito, lungo sotto certi aspetti e molto breve sotto altri. Un mese in cui abbiamo fatto quello che più ci piace fare, guidare il quad, in dei posti completamente da favola».

Ivan e Carolina dedicano questo viaggio a un loro amico e compagno di avventure Silvestro Paris, scomparso per coronavirus: «la missione è sempre stata chiara, anche quando di certo non c’era niente: portare Silvestro di nuovo in cima, in quel posto che tanto gli era piaciuto in quell’indimenticabile 2016. Ci siamo riusciti e saremo per sempre fieri di questo. Ogni km percorso era come avere qualcuno alle spalle che ci accompagnava rendendo più leggero il viaggio. Non smetteremo mai di ripetere il suo nome e divulgare e quante più persone possibile i ricordi che ci legano, come l’amicizia tra lui ed Ivan. Vedere questa storia così come la sua persona che si amplia a quante più persone è il regalo più grande che potessimo ricevere noi e fare a Silvestro. Ora è il momento di riprendere in mano le nostre vite, dedicarci ai nostri cari e riposarci anche un po’ (ma non troppo…)Infinitamente grazie, Ci sentiamo presto»

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