Ravenna, un convegno sullo statista repubblicano Ugo La Malfa il 6 febbraio

Presenza e attualità di Ugo La Malfa: il 6 febbraio un convegno dedicato allo statista repubblicano e all’archivio digitale della sua opera omnia

Il 6 febbraio Ravenna ricorda Ugo La Malfa e presenta l’archivio digitale dei suoi scritti, discorsi, lettere e documenti iconografici e audiovisivi, raccolti in un portale on line (www.fulm.org/ulm/) in via di realizzazione con un progetto della Fondazione Ugo La Malfa, cofinanziato dall’assessorato a Cultura e Paesaggio dell’Emilia-Romagna. L’appuntamento è alle 17 alla sala Corelli del teatro Alighieri (via Mariani 2). Il convegno sarà aperto dal sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, e dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Seguiranno gli interventi di Angelo Varni (“Ugo la Malfa e la Romagna”), Claudia La Malfa (“L’Archivio digitale”), Eugenio Fusignani (“Ugo La Malfa e i circoli del Pri in Romagna”), Antonio Patuelli (“Culture nella Prima Repubblica”), Giorgio La Malfa (“Il centro-sinistra e i comunisti”).

 

La Romagna (Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì) fu collegio elettorale di Ugo La Malfa per molti anni. Qui lo statista repubblicano condusse campagne elettorali affollate di convegni, comizi, dibattiti, mantenendo un dialogo costante con la gente del posto. Il suo pensiero e la sua azione hanno ispirato la militanza di circoli e sezioni del Pri sorti numerosi sul territorio regionale. I discorsi pronunciati da La Malfa in Romagna e gli articoli scritti per giornali e riviste locali sono stati raccolti nel 1990 da Roberto Balzani e Angelo Varni nel volume “Ugo La Malfa in Romagna”, ora disponibile in versione digitale nella sezione Pubblicazioni del Portale Ugo La Malfa. Il convegno è stato organizzato dalla Fondazione Ugo La Malfa, dal Comune di Ravenna e dalla Regione Emilia-Romagna, assessorato a Cultura e Paesaggio, in collaborazione con la Fondazione Casa di Oriani.

 

Info: Gabinetto del sindaco del Comune di Ravenna – gabsindaco@comune.ra.it

Uccidere animali selvatici o domestici con esche avvelenate è un reato punito con la reclusione da quattro mesi fino a due anni. Il reato di maltrattamento di un animale è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o la multa da cinquemila a trentamila euro. L’articolo 674 del codice penale punisce inoltre chi getta sostanze tossiche nel suolo pubblico. Per monitorare il fenomeno e assicurare la tracciabilità di ogni evento è stato concordato un sistema che vede la collaborazione dei veterinari liberi professionisti, il gruppo Carabinieri Forestali di Ravenna, la Polizia locale della Bassa Romagna, il servizio veterinario dell’Ausl della Romagna, l’Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs), il comando di Polizia provinciale e i Comuni.

 

La campagna di informazione è curata dal Servizio Igiene, sanità ed educazione ambientale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, in collaborazione con il Ceas e il Servizio Comunicazione e marketing. Per ulteriori informazioni sulla campagna inviare una mail a ambiente@unione.labassaromagna.it.

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