05 Lug 2024 14:00 - Cronaca
Ravenna, pesca abusiva nel Porto. Sequestrate 1,6 tonnellate di vongole e sei imbarcazioni
Sequestrate attrezzature per 100 mila europ e segnalati all'autorità giudiziaria 5 soggetti
di Redazione
Le Fiamme Gialle ravennati, nell’ambito delle attività di iniziativa volte a contrasto dei traffici illeciti e alla pesca abusiva, hanno scoperto 5 uomini intenti a pescare abusivamente vongole (molluschi bivalvi) all’interno dell’area portuale e, più precisamente, in acque prospicienti a siti petrolchimici ed industriali.
Di particolare rilievo i risultati dell’operazione, che ha portato al sequestro, finalizzato alla confisca, di 1,8 tonnellate circa di pescato e di 6 imbarcazioni dotate non solo di motori sovradimensionati, ma anche di turbine aspiranti funzionali a contenere i tempi delle operazioni di pesca, ma dannose per l’equilibrio dell’ecosistema marino e, anche per questo, in spregio delle norme che regolamentano tale settore.
Pesca abusiva: il sequestro delle attrezzature
Tutte connotazioni, queste, che evidenziano il livello di organizzazione dei soggetti fermati e gli interessi economici connessi al traffico illecito dei molluschi che, oltre a ledere le risorse erariali e la leale concorrenza tra gli operatori, pone in pericolo la salute dei consumatori del prodotto.
Per questo, in ossequio al dettato normativo, tutto il pescato sequestrato ed immediatamente confiscato (che avrebbe potuto fruttare circa 20 mila euro) è stato reimmesso in acqua, impedendone la commercializzazione e la somministrazione sulle tavole degli ignari acquirenti.
Ancora più incisivo, però, è stato il sequestro dei natanti e delle attrezzature utilizzate, il cui valore stimato è superiore a 100.000,00 €, nonché la denuncia dei 5 soggetti all’Autorità Giudiziaria per bracconaggio ittico, in violazione a quanto disposto dalla Legge 154/2016, e per violazioni al Codice della Navigazione.
Il servizio, che è stato ultimato anche grazie al supporto della componente aeronavale del Corpo e alla preziosa sinergia attuata con la locale Capitaneria di Porto e la Polizia Provinciale, testimonia ulteriormente il costante impegno della Guardia di Finanza quale polizia economico-finanziaria dedita al contrasto di ogni forma di illecito posto in essere in danno degli interessi erariali, della leale concorrenza tra operatori e in pregiudizio dei consumatori.
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