Alle 11, al Museo Nazionale, Enrico e Tiziano Guerzoni, padre e figlio in arrivo da Bologna, si trasformano nei GuerzonCellos, supereroi del violoncello che uniscono il virtuosismo a un’eccezionale energia, con cui si lanciano in spericolate interpretazioni di classici barocchi, sorprendenti arrangiamenti di brani jazz e rock, composizioni originali in cui mescolano influenze del XVIII secolo, elementi psichedelici, improvvisazione, folk e jazz. Tiziano, che ha iniziato lo studio del violoncello a sette anni con la guida del padre Enrico, dopo gli studi al Conservatorio di Bologna si è diplomato all’Accademia di Santa Cecilia proprio con Giovanni Sollima, con cui si è esibito in più occasioni. Con il padre ha tenuto concerti anche in Francia, Austria e Cina e ha inciso due album.Alle 19, sempre al Museo, l’appuntamento è con l’Ensemble Filo Barocco, i cui componenti – Maria Luisa Montano ai flauti, Francesco Facchini al violino, Carlo Maria Paulesu al violoncello e Marco Baronchelli al liuto – si sono incontrati nei contesti cameristici dei conservatori di Como e Lugano. Fin dall’esordio, nel 2018, l’ensemble ha scelto di non includere uno strumento a tastiera al proprio interno, così indagando una sonorità raramente associata al repertorio che esegue e creando un’alchimia espressiva e una miscela timbrica uniche. Nel 2020 il gruppo è stato selezionato per il programma europeo EEEMERGING+, volto a promuovere nuovi talenti nel mondo della musica antica. Oltre alla musica colta del XVII e XVIII secolo, Filo Barocco propone incursioni nella musica popolare e tradizionale europea, come svela l’album filoBarocco, uscito nel 2021.
Alle 21, al Pala De André, è in scena l’incontro ravvicinato tra la PFM – Premiata Forneria Marconi, indiscusso simbolo di un’epoca e di un genere, e una “creatura strumentale” di proporzioni inaudite come i 100 Cellos, altrettanto impossibile da incasellare, altrettanto alimentata da un’ambizione musicale pura e senza dogmi. Insomma, era destino. Tanto più che sono passati cinquant’anni, tondi tondi, dall’anno mirabilis 1972, quando è uscito Storia di un minuto, che è quello che succede quando cinque fra i migliori musicisti di sala italiani decidono di superare i confini della musica leggera e della canzone d’autore e si lasciano sedurre dalla buona novella anglosassone dei King Crimson, Gentle Giant e Genesis. E diventano i principali artefici del miracolo del Prog Rock italiano. Se dall’altra parte ci metti la poesia, l’espressività, l’estensione del violoncello, le moltiplichi per cento e le affili sull’esperienza di arrangiatori e compositori di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi, non è un concerto. È una tempesta perfetta che colpisce dritta al cuore della musica. Per rivivere l’emozione, il concerto è in streaming su ITsART a partire dal 28 giugno.Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: posto unico 5 Euro al Museo Nazionale, posto unico 25 Euro (20 ridotto) al Pala De André
Per Let’s Prog! è attivo il servizio di trasporto gratuito dalla Stazione Ferroviaria al Pala e ritorno (due corse: 20.15 e 20.30).
Grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, per l’evento al Pala sono previsti, secondo disponibilità, biglietti last minute (10 Euro, 5 Euro per gli under 30), acquistabili sul luogo di spettacolo da un’ora prima dell’evento.
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Le opere saranno esposte nelle vetrine degli esercenti aderenti da venerdì 22 novembre a lunedì 2 dicembre.
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Si terrà sabato 23 novembre dalle 9 alle 12 nella sala Ascom, in via Acquacalda 29 a Lugo.
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