Ravenna, domani è tempo di “Black Friday”. I commercianti aderiscono, ma Podere Pilicca dice no

i pro e i contro al Black Friday ravennate

Anche Ravenna non viene risparmiata dalla moda del “Black Friday”, letteralmente “Venerdì nero”. Una moda che è arrivata in Italia dagli Stati Uniti che e ricorre, ogni anno, il giorno successivo a quello del Ringraziamento, ovvero il quarto giovedì di novembre. Nasce per iniziativa delle grandi catene commerciali per dare il via alla stagione dello shopping in vista dei regali di Natale. Una tradizione consolidata negli Usa sin dagli anni Sessanta che si è diffusa gradualmente negli altri Paesi soprattutto dagli anni Ottanta, in Italia solo di recente.

Dopo aver favorito il boom degli acquisti online, negli ultimi anni ha conquistato anche i negozi fisici. Si è quindi allargato il ‘raggio’ d’azione: se inizialmente era strettamente legato ai prodotti tecnologici, che risultavano i più costosi in assoluto, adesso si è esteso ad abbigliamento, cosmesi, gioielli e molto altro, approfittando della moda del momento.

Da cosa deriva esattamente il termine “Black Friday”? Le ipotesi sono diverse, potrebbe essere legato al traffico che si sviluppa nelle vie commerciali in periodo di sconti, oppure ai libri contabili dei commercianti che dal rosso delle perdite aprono il loro periodo di massimi guadagni annuali con le prime cifre segnate in nero. Inizialmente legato alla sola giornata di venerdì si è successivamente esteso a un weekend o anche una settimana di sconti per i clienti in cerca del prezzo stracciato.

Un po’ come tutte le città, Ravenna si apprezza a celebrare il “Black Friday”. Percorrendo le vie del centro già da qualche giorno è possibile notare, nelle vetrine, offerte di vario tipo per attirare i clienti. Via Cavour, via Diaz, via Salara e via Cairoli brulicano di gente alla ricerca del regalo giusto, o del capo assente nell’armadio per approfittare dei brevi sconti a disposizione. «Noi proponiamo uno sconto del 20% su alcuni capi selezionati – afferma Mauro Tagiuri delle boutique Tagiuri, nonché presidente di Confesercenti Ravenna –. Speriamo che le promozioni possano creare un po’ di movimento, visto che la guerra e la crisi economica di quest’anno non hanno favorito le vendite in questo periodo invernale. Ormai è una moda, sono molti i negozi che hanno deciso di proporre sconti per il Black Friday a Ravenna, anche se ci sono alcune eccezioni».

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E una delle eccezioni non dista molto dal negozio di Tagiuri, Podere Pilicca di Chiara Roncuzzi si è deciso di non partecipare al Black Friday. «Non siamo favorevoli a questa moda – spiega –. Il “Black Friday” si svolge poco dopo la presentazione della nuova collezione. La nostra è una realtà piccola e non possiamo permetterci che la gente aspetti di acquistare qualcosa in sconto in questa giornata, rallentando quindi il flusso di acquisti durante tutto il mese. Vogliamo essere coerenti con i nostri clienti, non vogliamo approfittare alzando prezzi all’inizio della stagione in funzione di queste giornate, vogliamo offrire qualità a un prezzo adeguato durante tutta la stagione invernale».

Una scelta coraggiosa che è stata accolta con molto calore e complimenti sui social e che è stata fortemente supportata da clienti ravennati e non solo. «Non sappiamo se in zona ci sono altre realtà che hanno fatto questa scelta – conclude Roncuzzi –, ma esiste un movimento nazionale, sono molti sui social che partecipano alla campagna #noblackfriday. Chissà magari il prossimo anno nascerà un movimento locale che difenderà il nostro centro storico e il commercio su piccola scala, che non può competere in termini di numeri con le grandi catene».

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