13 Ott 2022 16:47 - Economia
Ravenna, comune miliardario. Ma le tasse per i cittadini sono aumentate di altri 2 milioni di euro
91,8 milioni in cassa a fine 2021
di Brunello Cavalli
Questo è quanto emerge dall’esame del bilancio consolidato del Comune di Ravenna appena presentato in Consiglio e che comprende il complesso delle entrate dell’Amministrazione comunale e di tutte le società controllate e partecipate.
Un vero e proprio Gruppo economico che consolida 32 organismi: 12 società di capitali (Ravenna Holding, Lepida, scuola Pescarini, AMR, ASER, START Romagna, Delta 2000, Ravenna Farmacie, SAPIR, AZIMUT, Ravenna Entrate, Romagna Acque), 4 enti strumentali (ASP, ACER, Parco del Delta, Destinazione Turistica Romagna), 2 istituzioni (Biblioteca Classense e MAR) e 14 Fondazioni (tra cui hanno peso contabile rilevante Ravenna Manifestazioni, con Ravenna Festival, e Ravenna Antica).
In base ai dati resi noti da Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, l’anno scorso la comunità ravennate ha messo a disposizione del Comune un patrimonio netto di 1 miliardo e 82 milioni. Rispetto alle proprie attività, il capitale conteggiato è stato di 804 milioni in beni immobili materiali e di 316 in partecipazioni finanziarie o crediti a lungo termine.
A fine dicembre 2021, il denaro in cassa, liquido o immediatamente liquidabile, era di 91,8 milioni.
Tutto questo ha determinato un avanzo di 123 milioni, di cui 7,7 utilizzabili liberamente.
“Nelle parti vincolate, per quanto esse stesse reali, spiccano – osserva Ancisi – imponendo una riflessione politica non da poco, i crediti di dubbia esigibilità, cioè di incerta riscossione, saliti ad 88 milioni rispetto ai 65 del 2020”.
Da un’analisi, seppur superficiale dei conti, emerge poi che il Comune per i suoi 1.186 dipendenti diretti ha sostenuto un costo di 44 milioni. Ma a questi vanno aggiunti altri 18 milioni per i costi del personale delle partecipate di Ravenna Holding e di altri enti controllati (altre 485 unità).