26 Feb 2024 12:54 - Cronaca
Ravenna: al via il cantiere per il nuovo dormitorio di Santa Teresa. Da 25 a 66 posti letto
In corso la raccolta fondi “Le porte dell’accoglienza” per l’acquisto delle 24 porte tagliafuoco
di Redazione
È partito il cantiere per il nuovo dormitorio di Santa Teresa. Da lunedì 19 febbraio, come da programma, all’interno del cortile della Fondazione, operai e tecnici sono al lavoro per la realizzazione di una seconda scala anti incendio, da cui gli ospiti potranno accedere nei locali del terzo piano, dove si trovano gli alloggi.
L’opera si inserisce all’interno del più grande progetto di ampliamento della Casa della Carità dell’Opera di Santa Teresa, la cui capacità ricettiva sarà raddoppiata, portando gli attuali 25 posti letto a 66, destinati a persone in difficoltà. Con l’approvazione da parte dei vigili del fuoco del progetto di adeguamento della struttura alla normativa sulla prevenzione incendi, Santa Teresa potrà infatti utilizzare tutte le camere disponibili in un’ala del secondo e terzo piano della struttura. Di questi 66 posti, 14 (e fino a 18 in casi di emergenza) sono destinati al dormitorio, che aprirà in un’area di recupero, al terzo piano della Fondazione.
Grazie a questo intervento, Santa Teresa potrà accogliere chi vive per strada e supportare le attività dello storico dormitorio diocesano di San Rocco, non in grado di rispondere alle sempre più numerose richieste di aiuto. Si conferma così la sinergia tra l’Opera di Santa Teresa, la Caritas diocesana Ravenna-Cervia e la parrocchia di San Rocco nel voler collaborare per garantire una rete di assistenza più solida nei confronti delle nuove forme di povertà.
“Apri le porte dell’accoglienza”: una raccolta fondi per le porte del dormitorio di Santa Teresa
Sul progetto del dormitorio, è partita da qualche settimana una campagna di raccolta fondi online. Nello specifico, il ricavato servirà a sostenere le spese per l’acquisto e il montaggio delle 24 porte ignifughe, che sostituiranno le porte attuali degli spazi e delle camere del futuro dormitorio. La raccolta, pubblicata suideaginger.it, parte da uno step iniziale di 5mila euro, il costo equivalente per l’acquisto di 6 porte. Raggiunto questo “traguardo” prima della fine della campagna (7 aprile), la campagna sarà rilanciata per provare ad ottenere i fondi necessari ad acquistare le porte mancanti.
Ad oggi, sono 18 i sostenitori tra aziende, associazione e individui che hanno scelto di aderire. “Ringraziamo i tanti che stanno partecipando alla campagna, quelli già visibili in piattaforma e quelli che ci hanno garantito il loro supporto. Per dare una speranza di ripartenza a chi si trova solo, per strada, – afferma il vice direttore Luciano Di Buò – è importante raccogliere il sostegno di tutta la nostra comunità. Per questo ci appelliamo a quanti, aziende, organizzazioni ed enti del territorio, vogliano starci vicino e sostenerci nella realizzazione del progetto”. Chi volesse partecipare alla raccolta fondi, può farlo su al link.
Casa della Carità: nuovi alloggi per persone e famiglie in difficoltà
Il progetto di ampliamento della Casa della Carità di Santa Teresa richiede importanti interventi per l’adeguamento alla normativa prevenzione incendi. Alcuni sono già partiti come quelli per l’installazione di una seconda scala di emergenza, altri partiranno nei prossimi mesi (sostituzione di tutte le porte delle camere con porte resistenti al fuoco e dotate di dispositivi auto chiusura, compartimentazione di alcune aree).
Non mancheranno i lavori per la riqualificazione degli spazi (tinteggiatura delle pareti e degli infissi interni, ammodernamento di alcuni bagni, sostituzione di parte degli arredi, ecc.), per migliorare gli impianti elettrici (montaggio luci a led e installazione nei corridoi dei sensori di movimento) e per innovare l’impianto di trattamento aria/condizionamento, anche attraverso l’installazione di pompe di calore, allo scopo di garantire un benessere micro climatico e un comfort ambientale. L’investimento totale è di circa 500mila euro e le operazioni dovrebbero concludersi entro il 2024.
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