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“Beaches Brew”, raccolta fondi per gli alluvionati alla decima edizione

Da lunedì 5 a giovedì 8 giugno prossimi l’appuntamento è a Marina di Ravenna per la decima edizione di Beaches Brew: nato nel 2012 sulla spiaggia dell’Hana-Bi, stabilimento balneare sul litorale romagnolo, dalla sinergia del team di Bronson con un pool di curatori internazionale, Beaches Brew inaugura ufficialmente l’estate della musica in Italia, ma ha saputo affermarsi in questi dieci anni come uno dei boutique festival più amati e partecipati anche a livello europeo, punto di riferimento per quanto riguarda la sperimentazione e lo scouting di nuovi suoni da tutto il mondo. Sul palco di Beaches Brew si sono esibiti infatti tra gli altri, spesso per la prima volta nel nostro paese, King Gizzard, Courtney Burnett, Big Thief, Khruangbin, Comet is Coming, Neutral Milk Hotel, Ty Segall, The War on Drugs e Elijah Wood.

«Siamo profondamente addolorati – dicono dalla direzione artistica di Beaches Brew – per gli eventi che
hanno devastato la Romagna in questi ultimi giorni: i danni subiti da molte aree del nostro territorio sono
purtroppo incommensurabili. Nonostante tutto, siamo felici che Marina di Ravenna sia uscita pressoché
indenne dal disastro e immensamente sollevati dopo molti pensieri, nel condividere la notizia che Beaches Brew 2023 potrà svolgersi come da programma. In questi giorni abbiamo avuto modo di confrontarci con le istituzioni locali, che ci hanno confermato che la manifestazione potrà avere luogo seguendo le normative vigenti. Siamo stati costantemente in contatto con il nostro personale e tutti i fornitori, per assicurarci che siano al sicuro e che si trovino ancora in grado di dare il loro fondamentale contributo alla riuscita di questa edizione. Per fortuna, le aree di Ravenna e Marina di Ravenna sono ora sicure per gli spostamenti e tutti i servizi saranno presto disponibili, compresi i trasporti in autobus e treno».

Beaches Brew per l’alluvione

Come può il festival aiutare? «Siamo grati che l’Hana-Bi e Marina di Ravenna non siano state danneggiate,
ma nelle comunità circostanti in molti stanno tuttora soffrendo e alcuni hanno perso tutto. – continuano dal Festival – Abbiamo quindi deciso di lanciare un GoFundMe per chi ne ha bisogno. La raccolta fondi raccoglierà donazioni fino alla fine del festival (8 giugno), quando devolveremo tutto quello che è stato raccolto all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna. Se sei un amico – vicino o lontano – questa è l’opzione migliore per offrire il tuo supporto. Inoltre, Beaches Brew devolverà il 25% di tutte le vendite del merchandising del festival quindi per tutti coloro che hanno intenzione di partecipare, vi invitiamo a prendere in considerazione l’acquisto di un braccialetto online o al festival e assicurarvi di acquistare il merch ufficiale di Beaches Brew».

Programma

Ma ecco il programma completo di questa speciale edizione del decennale, come sempre interamente a
ingresso gratuito:

LUNEDÌ 5 GIUGNO
[c/o Molo Dalmazia – Bronson Recording Presents]

Eugenia Post Meridiem IT
Trust The Mask IT
Sleap-e IT


MARTEDÌ 6 GIUGNO
Liv.e US
Chupame El Dedo CO
Billy Woods US
Slauson Malone 1 US
So Beast IT

MERCOLEDÌ 7 GIUGNO
Pongo AO/PT
Nusantara Beat NL
Phelimuncasi SA
O. UK
Archivio Futuro IT


GIOVEDÌ 8 GIUGNO
Lankum IR
Mabe Fratti GT/MX
Rose City Band US
Rosali US
Dion Lunadon NZ
Dj Fitz UK

Gli artisti

19 artisti (molti dei quali in prima italiana), 12 diversi paesi del mondo, per una line-up che riflette perfettamente l’approccio di ricerca trasversale, inclusivo e boundary crossing del progetto Beaches Brew, mai concentrato su un solo genere o espressione ma sempre aperto all’esplorazione delle diverse direttrici sonore del contemporaneo: dall’R&B intimo e sperimentale della producer losangelina Liv.e, il cui secondo disco Girl in the Half Pearl è Best new album di febbraio per Pitchfork, alle sperimentazioni tra calypso, soca e elettronica occidentale dell’angolana Pongo, nuova diva del Kuduro (genere di musica dance elettronica nato negli anni 80 in Angola dal mix tra musica locale e europea); dall’alt-folk rituale contaminato con la drone music degli irlandesi Lankum, prodotti da Rough Trade, all’icona del rap underground dell’east coast Billy Woods, fondatore dell’etichetta discografica Backwoodz Studioz e già membro di Armand Hammer, Super Chron Flight Brothers e The Reavers, oltre che autore di un album in coppia con Moor Mother. E ancora la miscela di pop, ambient e sperimentazioni della violoncellista guatemaleteca Mabe Fratti, che dal sorprendente esordio di Pies Sobre la Tierra (2019) al più recente Se Ve Desde Aquí (2022) ha saputo valorizzare in maniera straordinaria la lunga esperienza nella scena impro di Città del Messico; l’innovativo progetto Slauson Malone 1, a cavallo tra pop destrutturato, jazz e arte performativa, firmato dall’artista e musicista americano Jasper Marsalis, figlio del grande trombettista jazz Wynton; le folli contaminazioni tra death metal e tropicalismo firmate Chupame El Dedo, progetto collaborativo nato nel 2013 che vede coinvolti membri delle band colombiane Meridian Brothers e Romperayo; il country rock psichedelico della Rose City Band, creatura del visionario chitarrista di Portland Ripley Johnson, capace di evocare in maniera unica gli spazi aperti dell’ovest americano; gli olandesi Nusantara Beat, nel roster della svizzera Bongo Joe (label di riferimento del settore), con la freschezza del loro approccio psych folk band ispirato alle canzoni tradizionali indonesiane degli anni 60 e 70; il beat propulsivo del trio sudafricano  Phelimuncasi e del loro gqom, una potente miscela di house music nata nelle periferie di Durban nei primi anni 2010, magistralmente sintetizzata nel loro ultimo disco Ama Gogela (NyegeNyege 2022); il duo londinese O., che dalla sua base-studio di Peckham (sede di una delle comunità artistiche più attive della capitale inglese) ha portato a nuova forma l’accoppiata sax/batteria grazie all’utilizzo di pedali, amplificatori e strumenti digitali; le sperimentazioni tra garage, post-punk e shoegaze del neozelandese Dion Lunadon, chitarrista e cantante dei The D4 e istrionico bassista degli A Place To Bury Strangers, e il songwriting a tinte classiche, tra vene dark e aperture melodiche luminose, della cantautrice di Philadelphia Rosali; l’esplosione di generi (tra avanguardia, hyperpop, e post punk) del duo bolognese So Beast, usciti a marzo su Needn’t/La Tempesta con il terzo album BRILLA; l’originale esplorazione della dualità acustico/elettronico di Archivio Futuro, progetto guidato dal producer Lorenzo BITW insieme a Danilo Menna (drums) e Vittorio Gervasi (sax) a cavallo tra beat house, garage, jazz e prog-rock; infine, il groove di Dj Fitz, che chiude come da tradizione il festival nella notte di giovedì 8 giugno sulla spiaggia dell’Hana-Bi questa decima edizione.

L’inaugurazione

Sempre da tradizione, l’inaugurazione ufficiale del festival si terrà lunedì 5 giugno all’Harbour Stage del Molo Dalmazia, nel porto di Marina di Ravenna, e vedrà protagonista insieme ai live di giornata il Garage Sale, market etico dal sapore europeo che promuove il consumo consapevole: Reuse before recycle, riutilizzare prima di riciclare, è lo slogan che accompagna il progetto richiamando un nuovo stile di consumo consapevole. Non un semplice mercatino del vintage, ma un cantiere itinerante di idee ed esperienze che si diletta a portare in luoghi diversi la sua idea di sostenibilità.

Sul palco per l’occasione una speciale serata Bronson Recording Presents, con tre realtà italiane tra le più interessanti prodotte negli ultimi anni dall’etichetta fondata da Chris Angiolini: Eugenia Post Meridiem, con l’originale mix di elettronica, psichedelia, jazz, soul e indie del secondo album like I need a tension uscito a novembre; Trust The Mask, duo femminile di experimental elettro-pop, vincitore nel 2022 della Call For Artists del progetto di residenza artistica La Zona D’Ombra curato da Associazione Bronson, che lo ha portato ad incidere il debutto Idiom (in uscita a giugno), e Sleap-e, progetto bolognese tra lo-fi, soul e R&B guidato da Asia Martina Morabito, autore lo scorso anno del sorprendente disco d’esordio Pouty Lips e ora al lavoro sul nuovo album per Bronson Recordings di cui presenterà alcuni brani in anteprima.

Info e contatti

Beaches Brew è come sempre presentato da Associazione Culturale Bronson con il supporto del Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e di Regione Emilia-Romagna. 

Marina di Ravenna è facilmente raggiungibile da Ravenna grazie a un comodo servizio di autobus, in partenza dal piazzale della Stazione FS. In loco sono moltissime le soluzioni per il pernottamento, dai bungalows a numerosi campeggi, hotel e pensioni: maggiori informazioni su viaggio e accomodation, oltre a tutte le info aggiornate sulla line-up, sul sito beachesbrew.com e sui canali social del festival.

L’artwork originale della X edizione di Beaches Brew è opera di Davide Bart Salvemini, illustratore e digital artist con base a Bologna [davidebartsalvemini.com].

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