27 Mar 2023 09:21 - Faenza
Putignano e Quaglia a Faenza per lo spettacolo “La pace non è mai stata un’opzione”
I due attori andranno in scena domani sera al Masini di Faenza
di Redazione
Firmato dal giovane e talentuoso drammaturgo Emanuele Aldrovandi e diretto da Silvio Peroni, va in scena al Teatro Masini di Faenza “La pace non è mai stata un’opzione“, arguta pièce interpretata da Sara Putignano e Marco Quaglia che, partendo da un normale battibecco di coppia, si espande fino a indagare e mettere in discussione la percezione che ogni essere umano ha della propria identità. Sipario domani martedì 28 marzo alle 21.
Una coppia apparentemente felice. Lui fa un piccolo regalo inaspettato a lei: due biglietti aerei per un breve viaggio. Lei è contenta per la sorpresa, ma si accorge che nella scelta dei biglietti lui ha commesso un errore, piccolo, ma che contiene in sé la matrice di tutti i suoi errori. Glielo fa notare, lui minimizza, lei si arrabbia per la sua tendenza a minimizzare i propri difetti e lo attacca sempre più in profondità, mettendo in crisi l’immagine che ha di sé stesso e spingendolo a una reazione specularmente vendicativa: distruggere l’immagine che lei ha di sé stessa. Da qui in poi si scivola in uno scontro dialettico che degenera in una guerra aperta nella quale, in gioco, non c’è soltanto un amore che entrambi credevano solido, ma la percezione stessa della propria identità. La percezione della nostra identità è il risultato di una battaglia che combattiamo ogni giorno, col mondo, con noi stessi e più di tutto con le persone che ci amano. Quello che vogliamo, anche se spesso non riusciamo ad ammetterlo, è che ci vedano come noi desideriamo essere visti, che ci restituiscano l’immagine di noi che vogliamo.
Le grandi tematiche espresse nel tempo dai classici possono essere riviste e riscritte dagli autori contemporanei senza sminuire la loro forza archetipica: le storie d’amore, di vendetta, di crescita possono cambiare nel tempo la loro forma, ma non i contenuti sostanziali. Parlare di teatro contemporaneo – o sarebbe meglio dire vivente – significa avvicinare lo spettatore all’evento teatrale per farlo identificare alla narrazione drammaturgica con un linguaggio e delle situazioni vicine alla propria realtà. Ogni grande autore, che oggi consideriamo classico, ha scritto la sua opera per essere rappresentata nella propria epoca e nel proprio contesto sociale. Parlando di teatro contemporaneo non si vuole di certo creare un’opposizione o una gerarchia con il teatro classico, anzi il nostro lavoro è quello di riuscire a stabilire un contatto attivo con la materia teatrale e con lo spettatore. Partendo da queste premesse si è deciso di concentrare il lavoro registico sugli attori, sulla capacità di raccontare e sulle relazioni che si stabiliscono tra autore, attore e spettatore, un triangolo comunicativo che pone l’accento alle domande che pone il testo e sulle immagini emotive che le parole ricreano. Un nucleo tematico che rischia di perdere valore – e la sua centralità – quando l’attenzione viene focalizzata sulla spettacolarizzazione della rappresentazione teatrale, con il rischio progressivo di perdere l’attitudine alla riflessione da parte dello spettatore. (Silvio Peroni)
Biglietti: 10 euro (intero); 5 euro (under 29).
Prevendite: da lunedì 27 marzo dalle ore 10 alle ore 13 presso la biglietteria del Teatro Masini.
Prenotazioni telefoniche (0546 21306): dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 13.
Biglietti online: Vivaticket. Nella sera di spettacolo la biglietteria del Teatro Masini aprirà alle ore 20.
Info: 0546 21306 e www.accademiaperduta.it