25 Gen 2024 11:19 - Il bene che c'è
Protezione civile di Cotignola: donate due ricetrasmittenti dagli escursionisti di Reggio
La consegna si è svolta martedì 23 gennaio. Il Gruppo escursionisti montagna quest'anno si è impegnato a sostenere i territori alluvionati
di Redazione
Il Gruppo escursionisti montagna di Reggio Emilia ha donato due ricetrasmittenti digitali di ultima generazione alla Protezione civile di Cotignola.
Nella mattinata di martedì 23 gennaio l’Amministrazione comunale, insieme ai volontari della Protezione civile, ha ricevuto in municipio una delegazione del gruppo emiliano per la consegna della donazione. Erano presenti il sindaco Luca Piovaccari, il vicesindaco Pier Luca Baldini e una larga rappresentanza del gruppo di Protezione civile, a partire dal coordinatore Maurizio Verna e dal responsabile della Protezione civile dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna David Minguzzi.
Il Gruppo escursionisti montagna di Reggio Emilia, affiliato alla Uisp, è costituito da circa trecento soci e periodicamente decide di destinare fondi di autofinanziamento per iniziative di pubblica utilità; per esempio, nel 2012 ha raccolto risorse per le popolazioni colpite dal terremoto dell’Emilia. Quest’anno il gruppo ha deciso di donare qualcosa di utile a un territorio colpito dall’alluvione di maggio 2023 e, attraverso una conoscenza comune, è stata scelta Cotignola.
«Organizzando pranzi di autofinanziamento e con l’aiuto di alcuni sponsor, siamo riusciti ad acquistare due radio digitali di ultima generazione, utilizzabili nell’intero territorio regionale, che doniamo volentieri al Comune di Cotignola», ha dichiarato il presidente del gruppo Claudio Leoni.
«Ringraziamo di cuore il Gruppo escursionisti montagna di Reggio Emilia per questa donazione- ha dichiarato il sindaco Luca Piovaccari – si tratta di uno strumento fondamentale per garantire le comunicazioni anche in caso di emergenza, in cui la rete cellulare non funzioni, fatto che si è verificato proprio nei giorni successivi all’alluvione».
Leggi anche: Flavia Sansoni: «Dopo mesi difficili, speriamo in una tregua nel 2024. Servono nuovi volontari»