FOTO. Colla e Molari alla tavola rotonda dedicata al progetto “C-hub” a Faenza

Il progetto si interessa del comparto della ceramica, del carbonio e dei materiali compositi del faentino

C-HUB: innovazione, attrattività e territorio” è il titolo della tavola rotonda che si è svolta mercoledì 13 settembre a Faenza nella Sala conferenze del Tecnopolo di via Granarolo, in occasione della visita dell’Assessore regionale allo sviluppo economico e green economy, Vincenzo Colla.

La tavola rotonda è stata l’occasione per un confronto tra i soggetti che fanno parte dell’ecosistema territoriale e la Regione Emilia-Romagna con lo scopo di approfondire, e meglio portare all’attenzione degli attori coinvolti e alla città tutta, l’importanza della creazione di un Tavolo di lavoro C-HUB.

Il C-HUB (dove la C indica contemporaneamente Ceramica, Carbonio e materiali Compositi) è nato a Faenza a dicembre dello scorso anno ed è il frutto della firma congiunta di un memorandum tra l’amministrazione locale, il sistema delle imprese, il mondo della ricerca industriale e dell’alta formazione, per valorizzare e promuovere a livello nazionale e internazionale le competenze territoriali nell’ambito dei materiali compositi, ceramici e del manufacturing avanzato.

L’incontro sul progetto C-HUB

L’incontro, aperto al pubblico, ha preso avvio con la presentazione delle attività svolte e gli obiettivi del gruppo di lavoro C-HUB che ha dato vita a un tavolo di coordinamento che ha dedicato i primi mesi di lavoro all’inquadramento, alla definizione delle priorità tematiche e alle progettualità future.

Di grande attenzione, per il proseguo della progettualità, sono la formazione e l’addestramento del personale, le infrastrutture per l’innovazione, l’orientamento e l’attrattività territoriale.

Il Tavolo C-HUB si pone, dunque, quale strumento strategico per poter intercettare le aspirazioni dei giovani talenti così da individuare le aree di potenziamento della filiera formativa del territorio in risposta alle esigenze di acquisizione e di competenze emerse dal confronto tra il mondo delle imprese e quello dell’alta formazione.

A tal proposito, è stata realizzata una prima mappatura al fine di incrociare l’offerta formativa esistente e le esigenze di acquisizione di competenze evidenziate dal comparto produttivo con un obiettivo di medio periodo puntando a soddisfare le richieste di inserimento di nuove figure nel triennio 2023-2025.

Altro obiettivo del C-HUB è di creare una infrastruttura unica sui materiali ceramici e compositi che, in sinergia con il già esistente Tecnopolo, riesca a mettere a sistema le competenze di tutti gli attori di ricerca presenti nel territorio mirando a rappresentare un punto di riferimento unico per le aziende del territorio, incrementando l’attrattività a livello nazionale e internazionale oltre che a qualificarsi come hub di eccellenza riconosciuto e riconoscibile.

Dichiarazioni

«L’Università di Bologna ha sempre creduto nello sviluppo delle sedi della Romagna fatto non solo di Campus ma anche nelle città della Romagna come Faenza; un lavoro realizzato anche grazie alle amministrazioni, a piccoli passi, cercando di ragionare sempre per step successivi. – Spiega il Magnifico Rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari – L’augurio è quello di continuare su questa strada dove abbiamo già posto le basi per il futuro. Qui, a Chimica dei Materiali, abbiamo eliminato il numero chiuso, un ostacolo per le iscrizioni dei nostri studenti. Abbiamo inoltre investito, sempre attraverso il Dipartimento di Chimica industriale, con il Master in Materiali Compositi, con l’ITS, realizzando nuovi laboratori e per la creazione della sede dei Materiali compositi; tutte attività che hanno fatto, in forte sinergia con altri enti come CNR ed ENEA, di questa sede faentina un modello e un importante polo universitario e parte del sistema territoriale».

«Oggi è il coronamento di un lavoro che vede insieme istituzioni, università e imprese della Romagna faentina. La scelta di celebrare l’avvio del percorso del C-Hub dentro il tecnopolo dà bene l’idea di un lavoro di sviluppo che prevede collaborazioni con enti di ricerca come CNR ed Enea. – dichiara Assessore Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla – C sta per Compositi e per Ceramica, ma anche per Com-petenze, Condivisione, Coinvolgimento; sta per Calcolo, perché dietro a questi sviluppi ci sono i si-stemi digitali, ma anche per Circolare, perché quando parliamo di materiali parliamo di economia circolare. Quello dei materiali è un settore strategico abilitante trasversale a tutte le filiere che abbiamo inserito nella nuova Strategia di specializzazione intelligente regionale. Per questo consideriamo il progetto non solo importante, visto anche il coinvolgimento di aziende di eccellenza come Bucci Composites, Alpha Tauri, Curti e Blacks, ma anche strutturale e la Regione vuole sostenerlo per dargli continuità e stabilità, proseguendo così a rafforzare la rete dell’alta tecnologia, sempre al fine di creare lavoro buono».

La creazione del C-Hub è un traguardo importante, frutto di un lavoro intenso e propositivo fatto assieme a tutti i soggetti coinvolti e l’ufficializzazione del sistema che è insediato nel nostro territorio. – aggiunge Vicesindaco del Comune di Faenza, Andrea Fabbri – Abbiamo preso consapevolezza dell’ecosistema che già esisteva nel territorio, vere eccellenze della ricerca, della formazione e delle imprese che hanno deciso di mettere assieme le proprie storie e le proprie competenze, un lavoro di quasi due anni. Perciò ringrazio tutti i soggetti coinvolti per l’impegno nel sedersi assieme allo stesso tavolo per dare vita a un percorso tutt’altro che scontato, qualcosa di nuovo nel panorama italiano».

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