Paolo Zannoni arriva in libreria per raccontare il rapporto fra Stato e banche nel tempo

Il titolo del saggio dell'autore ravennate è: “Moneta e promesse. Sette storie di banchieri che hanno plasmato il mondo moderno”

Il ravennate Paolo Zannoni, oggi presidente di Prada Holding S.p.S e advisor internazionale per Goldman Sachs, arriva in libreria con un saggio dedicato al ruolo delle banche e il suo rapporto con gli Stati. Un connubio indissolubile che da tempo ormai caratterizza la nostra società. Il titolo del libro è: “Moneta e promesse. Sette storie di banchieri che hanno plasmato il mondo moderno” (Rizzoli).

Sette storie passate per capire meglio il presente

Zannoni parte dalla Pisa del XII secolo e arriva fino ai giorni nostri e al salvataggio delle banche che spesso in questo secolo hanno caratterizzato la nostra società.

In queste storie l’autore ci mostra come regimi diversi – democrazie federali e parlamentari, imperi e regimi rivoluzionari – nel corso dei secoli abbiano tutti collaborato con le banche per raggiungere i propri obiettivi, stringendo di volta in volta lo stesso accordo: scambiare il debito pubblico con quello degli istituti bancari. Per questo, in ogni luogo e in ogni tempo, le banche hanno sempre conservato una posizione privilegiata.

Sette capitoli, sette momenti storici, sette luoghi per indagare il complesso rapporto che lega istituti bancari e Stati: dal rione di Rialto nella Venezia del XVII secolo alla nascita della Banca d’Inghilterra, dal regno di Napoli alla Russia bolscevica, dalla Rivoluzione americana all’Ecu de Marc, l’antenato dell’euro, una valuta privata capace di circolare in tutta l’Europa premoderna e moderna. Offrendoci una chiave per comprendere meglio il presente che ci circonda

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