09 Lug 2022 11:04 - Economia
Pandemia, inflazione e crisi energetica. Il consiglio comunale di Ravenna voterà il primo assestamento di bilancio
Il Comune si prepara a verificare gli equilibri di bilancio
di Redazione
Si tratta di una manovra condizionata da un quadro economico già alle prese con la pandemia e caratterizzato dall’aumento dell’inflazione causato dai rincari della componente energetica e delle materie prime, aggravati dal conflitto ucraino.
Le conseguenze si riverberano inevitabilmente anche sui bilanci degli Enti locali oltre che sulla fragile ripresa dell’occupazione, sul tessuto economico e produttivo e sul sistema del welfare. Alla luce di tutto ciò si è quindi proceduto ad una operazione di riallineamento delle entrate e del fabbisogno di spesa corrente al fine di garantire il mantenimento degli equilibri del bilancio e i servizi.
Le entrate tributarie vengono rimodulate in lieve aumento di 842.000 euro secondo gli andamenti dei primi mesi dell’anno. Aumentano i trasferimenti di 5.375.000 euro e diminuiscono le entrate extra-tributarie di 1.872.000 euro. Per quanto concerne le spese correnti aggiuntive l’incremento è di 5.496.000 euro se non si considerano le spese correlate ad entrate vincolate. Tra i maggiori stanziamenti si segnalano 3,5 milioni di euro per i costi energetici della pubblica illuminazione, energia elettrica degli edifici e gestione calore. E maggiori stanziamenti di 400.000 euro per i servizi sociali, di 340.000 per l’istruzione, in particolare per il diritto allo studio dei bambini con bisogni speciali, di 440.000 euro per la cultura, per spese di carattere straordinario e non ripetitivo.
Riguardo alla parte investimenti, l’equilibrio è garantito dall’assunzione di impegni a concorrenza di accertamenti di entrata e si segnala la destinazione ad investimenti di 4.609.000 euro di risorse dell’avanzo di amministrazione, vincolato, destinato e libero, in linea con quanto accaduto lo scorso anno. Per quanto riguarda la situazione di cassa, si registra un saldo attivo di oltre 41 milioni.
«Nel 2022 – dichiara il sindaco Michele de Pascale – fra il bilancio di previsione e l’assestamento il Comune di Ravenna sta mettendo in campo risorse ingenti, riorganizzazioni e tutto quanto possibile per continuare a garantire servizi adeguati senza andare a toccare la pressione fiscale o dover operare tagli ai servizi, ma l’aumento generalizzato dei costi, in particolare di quelli dell’energia, sta mettendo tutti i comuni italiani in una difficoltà inaudita e, se in previsione futura non ci sarà un cambio di rotta da parte del governo in termini di finanziamenti agli enti locali, diventerà praticamente impossibile mantenere questa qualità dei servizi. Quindi, nel dire che oggi questo obiettivo anche per il 2022 è ottenuto, non possiamo che continuare a unirci alla fortissima preoccupazione dell’Anci rispetto alla tenuta dei bilanci degli enti locali».
«Nel quadro generale – conferma l’assessora al Bilancio Livia Molducci – vogliamo condividere la soddisfazione per il buon esito che hanno avuto sino ad oggi le progettazioni di interventi per il nostro territorio candidate ai bandi Pnrr, come il finanziamento per la rigenerazione urbana, per il settore sociale e quello dell’istruzione con scuole, palestre e mense; l’esito positivo anche del progetto di percorsi natura e potenziamento dell’attrattività turistica delle stazioni ravennati del Parco del Delta del Po ed anche ai bandi Pnrr per la tutela ambientale del territorio e per i per i nostri spazi culturali, come i teatri Alighieri, Rasi e Almagià. Mancano all’appello gli esiti del bando per 3 nuovi nidi che speriamo ci giungano prima possibile».