Ortazzo-Ortazzino, il presidente Bonaccini (Regione): «Nessuno può fare niente in quelle aree»

«Nei parchi e nelle aree protette ci sono da sempre territori di proprietà privata. Ma questo non è rilevante, se si teme che in quelle aree si possa fare o costruire qualcosa»

Sulla polemica che sta tenendo banco da giorni sulla compravendita, da privato a privato, di una porzione dell’area Ortazzo-Ortazzino, a Lido di Classe nel Ravennate, sono intervenuti il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e l’assessora alla Programmazione territoriale e parchi Barbara Lori.

«Nessun rischio di arretramento sul fronte della tutela di un territorio di grande valore ambientale, nel cuore del Parco del Delta del Po – affermano –. Per essere chiari, nessuno può fare nulla in quelle aree che possa essere in contrasto con la tutela dell’ambiente. Nel senso più ampio dell’espressione e a prescindere dalla proprietà dei terreni».

I vincoli edificatori sono molto rigorosi

«Nei parchi e nelle aree protette ci sono da sempre territori di proprietà privata – aggiungono –.  Ma questo non è rilevante, se si teme che in quelle aree si possa fare o costruire qualcosa. Semplicemente, non si può. Perché ci sono vincoli, anche edificatori, molto rigorosi. Vincoli che nessuno può negare o mettere in discussione. Come non può essere messo in discussione l’impegno di questa Regione, degli enti locali e degli Enti gestori dei Parchi per sostenere e valorizzare il patrimonio naturale e di biodiversità dell’Emilia-Romagna. E stiamo parlando di un sistema articolato che vale quasi il 17% del territorio regionale».

«Un impegno che intendiamo piuttosto rafforzare – concludono – come è giusto che sia, in linea anche con l’indicazione dell’Unione europea. Lo ripetiamo: nessun rischio di arretramento in questa direzione».

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