Germano, Teardo, Paolini, Crippa e Solfrizzi per la nuova stagione del Teatro Comunale di Russi

Un saggio sull'oralità del processo penale

Inizia sulle note della stagione concertistica il cartellone teatrale 2022-2023 del Teatro Comunale di Russi, una rassegna realizzata grazie alla collaborazione tra il Comune e ATER Fondazione che porta sul palcoscenico 15 appuntamenti che spaziano dalla prosa alla musica, dalla danza al teatro contemporaneo proponendo molti tra i migliori titoli, volti e autori del panorama nazionale. Tra questi Elio Germano e Teho Teardo, Marco Paolini, Maddalena Crippa, Emilio Solfrizzi.  

 

Sarà l’Orchestra Arcangelo Corelli diretta dal Maestro Jacopi Rivani l’evento che mercoledì 12 ottobre inaugura il programma e la stagione concertistica con “Jazz Suites”, un concerto dedicato a due suites di Shostakovich a cui seguirà mercoledì 19 ottobre una serata che ha per protagonisti il mezzosoprano Daniela Pini accompagnata all’arpa da Davide Burani che con “Sogno” portano sul palcoscenico il racconto di musiche da camera e arie d’opera di stili ed epoche diverse. Terzo e ultimo appuntamento giovedì 10 novembre, un concerto per viola da gamba e clavicembalo dal titolo “Dall’alba al tramonto” con Rosita Ippolito (viola da gamba) e Valeria Montanari (clavicembalo), per un repertorio che abbraccia più di due secoli di musica. 

 

È “Il compleanno (The Birthday Party)” il primo titolo di prosa della stagione, in calendario martedì 15 novembre, una delle pièce più apprezzate e rappresentate di Harold Pinter che parte da una situazione apparentemente innocua per poi sfociare nell’inverosimile per via dei suoi personaggi. Tra i protagonisti Maddalena Crippa, Alessandro Averone e Gianluigi Fogacci.  

 

Si prosegue martedì 22 novembre con due tra i nomi più eclettici ed apprezzati del panorama nazionale e non solo come Elio Germano e Teho Teardo che portano in scena “Paradiso XXXIII”, in cui i due artisti sono voce e musica per dire la bellezza e avvicinarsi al mistero, l’immenso, l’indicibile ricercato da Dante nei versi del XXXIII canto del Paradiso. La regia visionaria è di Simone Ferrari e Lulu Helbaek, registi fra l’altro degli spettacoli del Cirque du Soleil. 

 

 

Venerdì 2 dicembre il sipario del Comunale si apre sullo spettacolo di e con Marco Paolini Antenati, un monologo che ripercorre l’evoluzione della nostra specie affrontando il tema in chiave epico-comica, in una narrazione in cui i fatti e i problemi del presente si legano a quelli del passato. 

 

La seconda data di dicembre, lunedì 12, vede arrivare uno dei testi più noti di William Shakespeare come “Sogno di una notte di mezza estate” per la regia di Andrea Chiodi, una produzione che trova in scena un cast di quattordici attori che seguono la strada suggerita dall’autore di tornare, attraverso il mezzo del gioco, in contatto con l’irrazionale, con il bambino che ciascuno di noi ha dentro sé. 

 

Nel nuovo anno la stagione ricomincia venerdì 27 gennaio con “Aspettando Godot”, il celebre testo di Samuel Beckett nella traduzione di Carlo Fruttero e la direzione di Theodoros Terzopoulos, il grande regista greco maestro della scena internazionale: uno spettacolo ambientato sulle rovine del mondo, in un futuro più̀ o meno prossimo, in cui ogni ferita è acuita. 

 

Un altro grande classico è in arrivo mercoledì 8 febbraio ed è “Il malato immaginario” di Molière con adattamento e regia di Guglielmo Ferro. Un grande e amatissimo attore come Emilio Solfrizzi restituirà al testo la comicità di cui è intriso il capolavoro del commediografo francese.  

 

Giovedì 23 febbraio Lucilla Giagnoni traccia un affascinante ed evocativo percorso alle origini degli archetipi di femminile e maschile attraverso “Magnificat”, un viaggio dagli antichi miti alla storia del Cristianesimo e delle religioni alla scoperta del femminile come forza rigeneratrice del mondo.  

 

Com’erano gli spettacoli del passato? Com’era il mondo del teatro prima della televisione e del cinema? A queste e a molte altre domande prova a rispondere sabato 4 marzoRisate di gioia. Storie di gente di teatro”, il lavoro di Elena Bucci e Marco Sgrosso attraverso le storie di tanti personaggi che il teatro lo hanno vissuto. 

 

Altre “Storie” sono invece quelle firmate per Aterballetto da due coreografi cresciuti nella compagnia e oggi apprezzati internazionalmente: Diego Tortelli e Philippe Kratz. Due visioni d’autore differenti legate in questo programma dal comune denominatore della composizione coreografica intorno al tema del distanziamento tra abbracci mancati e desiderio di recupero di empatia. L’appuntamento con la suite di danza è per martedì 14 marzo.  

 

La stagione si chiude con una rassegna di teatro contemporaneo con tre titoli. Il primo prevede 4 repliche, il 28, 29, 30 e 31 marzo, ed è “E riapparvero gli animali”, uno spettacolo proiettato in un futuro distopico che assomiglia drammaticamente al nostro presente. Il Teatro delle Ariette mette in scena un testo che vuole riflettere sulla pandemia e sui comportamenti che ha provocato, ponendo direttamente agli spettatori tutte le domande che in tutti questi mesi ci hanno accompagnato senza trovare risposte. 

 

Il secondo titolo è “Mille anni o giù di lì”, in scena martedì 11 aprile, e nasce dall’incontro di Luigi Dadina, attore del Teatro delle Albe, Davide Reviati, fumettista e Francesco Giampaoli, musicista, tutti e tre legati, per storia familiare, al petrolchimico ravennate dell’ANIC. Attorno a questo luogo si dipana un racconto a metà tra l’indagine e il sogno, tra immagini disegnate e parole di denuncia. 

 

L’ultimo appuntamento, lunedì 24 aprile, vedrà sul palcoscenico il Collettivo Saveria Project con “Juke-box partigiano. Germana, Lina, Edera e altre vite resistenti”. Insieme ai brani musicali ci saranno le storie che ci hanno raccontato decine e decine di donne e uomini che hanno fatto la Resistenza. Gli attori in scena danno voce a quei momenti, trasformando in monologhi le parole di quei combattenti, alternando parole e note.  

 

Dopo il successo della scorsa stagione, il Teatro Comunale conferma la sua adesione a “Sciroppo di teatro”, il progetto lanciato da Ater Fondazione, in rete con gli assessorati alla cultura, al welfare e alla sanità della Regione Emilia-Romagna, che porta bambini e famiglie a teatro con la ‘ricetta’ del pediatra. 

 

La rinnovata collaborazione con il Centro Diego Fabbri di Forlì porta a Russi anche per la stagione 2022/2023 il progetto “Teatro no Limits” che garantisce l’accessibilità da parte degli spettatori con disabilità visiva. Saranno audiodescritti gli spettacoli Paradiso XXXIII, Aspettando Godot, Il malato immaginario. Per informazioni: Centro D. Fabbri tel. 054330244 mob. 3282435950 info@centrodiegofabbri.it. 

Dalla stessa categoria