Oltre 10 milioni di piante estirpate dai campi. Ingenti danni all’agricoltura

Sono a rischio i raccolti per i prossimi 4-5 anni, oltre ai 50mila posti di lavoro nei campi e nelle aziende colpite dall'alluvione dei giorni passati

Si contano circa 10 milioni di alberi da frutto danneggiati in Romagna dall’alluvione dei giorni scorsi. I più colpiti sono stati peschi, kiwi ed albicocchi, i quali saranno estirpati perchè ormai andati in rovina.

Questo è uno dei dati stabiliti da Confagricoltura Emilia-Romagna, ma il bilancio potrebbe aggravarsi perchè non stati stati inclusi nel numero le colture arboree trascinate via dalla furia dell’acqua e del fango.

Sono in corso altri sopralluoghi nel territorio danneggiato, mentre nelle zone a rischio frane, non è possibile accedere per ricavarne la stima delle piantagioni distrutte.

A rischio raccolti e posti di lavoro

I raccolti distrutti hanno causato danni per i prossimi 4-5 anni perchè l’acqua che ristagna nel terreno, fa marcire le radici delle piante. Di conseguenza, sono a rischio anche 50mila posti di lavoro di agricoltori e lavoratori dipendenti nelle campagne, nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione.

L’imprenditore di Confagricoltura Alessandro Bacchilega ha investito a Brisighella impiantando ben 15 ettari di kiwi affacciato sulla valle del torrente Sintria, esondato nei giorni scorsi e che ha trascinato con se buona parte del frutteto. Per l’imprenditore si parla di centinaia di migliaia di euro di danni subiti.

Anche a Boncellino di Bagnacavallo l’azienda di Luigi Bosi, vicepresidente dei Giovani di Confagricoltura Emilia Romagna, l’acqua ha spazzato via gli ortaggi dal Lamone: “La furia del fango ha sradicato interi filari, molte piante rischiano di marcire per asfissia radicale. Le drupacee preoccupano di più perché sensibili al ristagno idrico . L’emergenza non è finita, continua a piovere – spiega l’imprenditore – i campi non sono accessibili. In questa situazione è impossibile riprendere l’attività agricola. L’unica certezza è che non riuscirò a salvare tutte le mie piante”. (ANSA)

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