Nuovo approfondimento sul ‘900 per la mostra “La rivoluzione del segno” a Bagnacavallo

Venerdì 8 novembre alle 18 ospite del museo sarà Raffaella Biscioni che si soffermerà sul “fotomontaggio tra le due guerre: arte, politica e società di massa”.

Proseguono gli incontri organizzati dal Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo in occasione della mostra “La rivoluzione del segno. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso”, nel corso dei quali noti docenti approfondiscono diversi argomenti legati alla cultura del Novecento.

La mostra

L’allestimento riprende il filo del discorso proprio da dove si concludeva l’ultima grande mostra dedicata all’Ukiyo-e, cioè al momento in cui si diffuse tra gli artisti di stanza a Parigi il Japonisme, e l’arte europea, così desiderosa di nuovi stimoli e influenze,  iniziò un mutamento che ne caratterizzò l’evoluzione, andando a concentrarsi sul tema della raffigurazione dell’uomo e applicando nuovi canoni destinati a rivoluzionare l’arte conosciuta fino ad allora.

Un nuovo modo di rappresentare la realtà che ritroviamo nelle mutazioni dei segni nell’arte dell’incisione, partendo da alcune grafiche di Goya, primo artista dalla sensibilità moderna, e da una rarissima matrice xilografica di Doré, uno dei più noti incisori dell’800, passando attraverso l’iconico e ironico tratto di Daumier e arrivando alle poco conosciute grafiche impressioniste, con fogli di ManetRenoir e Degas, e ai così detti post-impressionisti da Toulouse-LautrecMatisseWlaminck a GauguinCezanne e Bonnard.

In mostra, a fianco di quasi cento opere su fogli sciolti, sono esposte anche diverse pubblicazioni grazie alle quali si diffusero più rapidamente le nuove stampe: veri e propri libri d’artista, come quelli realizzati interamente ad esempio da Matisse, o riviste e volumi nei quali venivano pubblicate litografie di quegli artisti ritenuti i più grandi innovatori del segno grafico di allora, a testimoniare come anche grazie alla comunicazione di massa le correnti più innovatrici e lontane dalle accademie si affermarono pian piano nell’immaginario collettivo.

L’incontro

Dopo l’incontro di domenica 3 novembre in cui Marco Fagioli ha tenuto un intervento dal titolo “Da Goya a Picasso. Persistenza della figura nell’arte grafica”, venerdì 8 novembre alle 18 ospite del museo sarà Raffaella Biscioni che si soffermerà sul “fotomontaggio tra le due guerre: arte, politica e società di massa”.

L’incontro esplora l’evoluzione del fotomontaggio come pratica artistica e strumento di propaganda politica nel periodo tra le due guerre mondiali. Nato in un contesto di profondi cambiamenti sociali e tecnologici, il fotomontaggio si afferma come un linguaggio visivo d’avanguardia adottato da artisti come Hannah Höch, John Heartfield e Aleksandr Rodčenko. Attraverso l’analisi di alcune delle opere più significative, si esaminerà il potere di questa tecnica di combinare immagini, testi e simboli per creare composizioni di forte impatto visivo e concettuale, capaci di sfidare le convenzioni estetiche e amplificare la comunicazione di massa.

Raffaella Biscioni

Raffaella Biscioni insegna Storia della fotografia presso il corso di Beni Culturali dell’Università di Bologna. Ha approfondito lo studio della fotografia come bene culturale, con un’ampia attenzione anche al tema degli archivi fotografici e delle metodologie di conservazione, gestione e archiviazione digitale. Ha inoltre studiato approfonditamente l’uso della fotografia come mezzo di comunicazione e come strumento di propaganda e di costruzione della memoria nel ventesimo secolo.

Gli incontri proseguiranno venerdì 22 novembre, sempre alle 18, con “Il Dante delle avanguardie” in compagnia di Nicolò Maldina. In dicembre sono in programma gli ultimi due appuntamenti: venerdì 6, alle 18, “L’arte nella moda e la moda nell’arte” con Elisa Tosi Brandi e venerdì 20, di nuovo alle 18, “La musica dei Greci, i Greci in musica: riscoperte e re-invenzioni nel Novecento” assieme a Giovanna Casali.

Tutti gli incontri sono gratuiti e si tengono al Museo Civico delle Cappuccine (via Vittorio Veneto 1/a, Bagnacavallo). Non è richiesta la prenotazione.

Nelle giornate degli incontri l’apertura della mostra viene prolungata fino alle 20.

Informazioni

0545 280913

centroculturale@comune.bagnacavallo.ra.it

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