21 Set 2022 17:25 - Cronaca
Nuovi attacchi dei lupi agli allevamenti a Casola Valsenio. Per CIA Romagna, bisogna riformare la legge
A Casola Valsenio gli allevamenti sono stati di nuovo attaccati dai lupi. C'è necessità di riformare la legge
di Redazione
Sono state uccise pecore gravide, tutte con grosse ferite al collo e alcune anche sventrate. “L’assurdo – racconta Stefania Malavolti – è che poco o nulla è stato consumato dal predatore, quindi, fa pensare che non sia stato tanto per fame, quanto per istinto. Sicuramente non si è trattato di un lupo solitario bensì di un branco – continua la Malavolti – Dopo una ricognizione attorno al pascolo e nei terreni dell’azienda le orme ben visibili, ora che il terreno è umido, sono moltissime”.
“Dicono che per difendersi dai lupi o dai cinghiali basta recintare. Forse però non è chiaro cosa voglia dire recintare terreni in collina e montagna con fossi, scarpate, dossi. Il recinto, poi, è fatto per non fare uscire gli animali, non per non farne entrare altri. I recinti sono da controllare ogni giorno per ogni centimetro perché non ci siano buchi o paletti rovesciati – afferma la Malavolti – Per costruire un patrimonio zootecnico occorre una vita, anni di lavoro. Per distruggerlo basta un giorno”.
“Noi allevatori produciamo cibo sano e sostenibile – dichiara Matteo Pagliarani, vicepresidente di Cia Romagna, agricoltore e allevatore della valle del Savio, Mercato Saraceno – e questo è il nostro valore sociale. Lo facciamo difendendo il territorio, e creiamo posti di lavoro. Invito animalisti e ambientalisti a venire a visitare le nostre stalle. Vedere questi animali agonizzanti col ventre squarciato è un’esperienza che lascia il segno. Gli attacchi da fauna selvatica poi hanno conseguenze anche sugli animali non direttamente aggrediti: lo stress li indebolisce e viene compromessa la produzione stessa di latte”.
“La natura – ricorda Cia – è fatta di equilibri e tutte le volte che l’uomo interviene per distruggere troppo, ma anche per proteggere troppo, crea disequilibri e guai. La questione dei danni da fauna selvatica è una delle tante che attanagliano l’agricoltura”. Dal 2018 Cia chiede la riforma della Legge 157/1992 e ora ribadisce la necessità di un commissario straordinario per la gestione della fauna selvatica presso Palazzo Chigi con pieni poteri e coordinamento di una cabina di regia con le Regioni per realizzare la riforma.