16 Set 2024 11:10 - Il bene che c'è
Nelle mense scolastiche arriva la “Io non spreco bag” per portare a casa pane e frutta
Per contrastare lo sperco alimentare, i bimbi delle scuole primarie saranno forniti di un contenitore dall'impresa Camst per portare a casa quello che non è stato consumato
di Redazione
Lo spreco alimentare ha un impatto negativo sia sull’ambiente che sulla società, poiché comporta non solo lo spreco del cibo, ma anche delle risorse idriche ed energetiche utilizzate per produrre, trasportare e conservare il cibo che poi viene buttato. Attraverso l’iniziativa “Io non spreco” sarà distribuito un pratico contenitore facilmente richiudibile, in modo da poter essere messo nello zaino, con il quale potranno portare a casa il pane e la frutta non consumati durante il pranzo, condividendo con le famiglie l’importanza di questo gesto. Saranno circa 6mila le bag che verranno distribuite a cura del personale dell’impresa Camst.
“Io non spreco”
Il progetto intende ridurre lo spreco alimentare nelle mense scolastiche e porsi come valenza educativa nella diffusione di una vera e propria cultura anti-spreco e di rispetto per il cibo, a tutti i bambini e le bambine delle scuole primarie, che usufruiscono del servizio di ristorazione scolastica,
La diminuzione degli sprechi e l’uso socialmente responsabile delle eccedenze alimentari che si generano nelle fasi del servizio di ristorazione scolastica sono temi importanti per l’Amministrazione comunale che nel 2017 ha sottoscritto un accordo con l’impresa Camst Group e l’associazione di volontariato San Rocco, alla quale vengono consegnati i pasti non somministrati. L’intesa copre gli interi anni scolastici ed è tacitamente rinnovabile fino a giugno 2025, anno di scadenza del contratto di appalto del Comune con l’impresa Camst. Quattro sono le scuole coinvolte nel recupero dei pasti non distribuiti all’utenza scolastica, tutte fornite di grandi cucine con volumi di produzione importanti: Ricci-Muratori, Randi, Camerani e Polo Lama sud.
Tutto questo è stato reso possibile grazie alle linee guida definite in sede di Consiglio comunale per la valutazione delle offerte di gara.
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