Muro di Start Romagna sui disservizi. I sindacati: «Chiediamo di essere ascoltati»

I gruppi chiedono nel prossimo incontro aziendale la partecipazione dei componenti delle rappresentanze sindacali.

Continuano le difficoltà per i dipendenti di Start Romagna che, con una lettera aperta chiedono di essere ascoltati dall’azienda attraverso le sigle sindacali per affrontare, come da loro stessi dichiarato, la difficile situazione in cui versa Start Romagna che da tempo, all’attenzione della stampa per i disservizi che si verificano nei territori, e a cui i sindacati aggiungono un commento relativo alla gestione quantomeno opinabile e oltre i regolamenti vigenti.

«Purtroppo in data odierna, nella tanto attesa riunione del tavolo unitario relativamente agli aspetti retributivi dei dipendenti (che sono all’origine della mancanza di personale che causa i suddetti disservizi), si è verificata l’ennesima violazione delle leggi, – spiegano le sigle sindacali – ed in particolare dello Statuto dei Lavoratori (legge 20 maggio 1970, N.300). L’azienda ha impedito che tutti i rappresentanti sindacali aziendali potessero partecipare, così come richiesto nelle modalità e nelle forme previste; si evidenzia come ciò, sia un diritto sancito dalla legge e non subordinato alle scelte aziendali. E’ evidente, che tale gestione da parte aziendale, mina l’autonomia delle organizzazioni sindacali, che diventano succubi di Start Romagna».

Le difficoltà

«Start Romagna, infatti, rende ridicole e di mero comodo le motivazioni poste a riguardo alla difficoltà di reperire personale, che sta attendendo da anni anche il riconoscimento della equa retribuzione attraverso, gli accordi che oggi si sarebbero dovuti discutere ed eventualmente sottoscrivere. Gli accordi ancora in discussione sul PDR (che manca dal 2022), neoassunti, CQC e smartworking, sono argomento attrattivo anche per i nuovi assunti e per i lavoratori di prossimo reclutamento».

I gruppi ritengono incomprensibile come, la mancanza del Direttore Generale e la conseguente assegnazione di deleghe ai dirigenti aziendali, stia distruggendo l’attrattività e il senso di appartenenza di tutti i lavoratori di Start Romagna.

Le richieste dei rappresentanti

«Chiediamo – concludono – che tale comportamento termini immediatamente, permettendo sin dal prossimo incontro già in calendarizzazione, la necessaria presenza dei componenti delle rappresentanze sindacali aziendali. Da subito, le segreterie territoriali di Uiltrasporti, Fit-Cisl, USB Lavoro Privato, Ugl Autoferrotranvieri, attiveranno le necessarie azioni al fine di dare seguito alle istanze dei lavoratori, fermo restando la volontà delle scriventi di proseguire nell’immediato la trattativa unitaria inerentemente gli argomenti da trattare».

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