Multato dai Carabinieri, stava scaricando rifiuti edilizi nella foce dei Fiumi Uniti

Stava usando un furgone cassonato in una zona nascosta e non accessibile agli automezzi. Siccome è un privato cittadino, non titolare d'impresa, la multa è stata di 600 euro

I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Ravenna, durante un controllo nei alla foce dei Fiumi Uniti, hanno colto in flagrante una persona mentre scaricava circa 2 metri cubi di materiali di risulta provenienti da ristrutturazioni edili. Stava utilizzando un furgone cassonato, in un punto dell’argine nascosto e non accessibile ad automezzi: è stato multato.

Il responsabile dell’abbandono, trattandosi di privato cittadino e non di titolare d’impresa, è stato sanzionato per un importo pari a 600 euro. È stata inoltre, inviata una segnalazione al Comune di Ravenna, ente legittimato ad emettere un’ordinanza di rimozione dei rifiuti e di ripristino dello stato dei luoghi a carico del trasgressore.

Le attività dei Nuclei Carabinieri Forestale: tutela dell’ambiente, contrasto all’abbandono dei rifiuti e all’abuso edilizio

L’attività di controllo del territorio operata quotidianamente dai Nuclei Carabinieri Forestale risulta indispensabile per la tutela dell’ambiente e per scoraggiare l’increscioso sviluppo del fenomeno dell’abbandono di rifiuti da parte di cittadini privati e ditte, punito dalla legge con sanzioni amministrative (nel caso di privati cittadini) o, nel caso di ditte, con il deferimento del responsabile all’Autorità Giudiziaria.

Al trasgressore è andata bene, infatti pochi giorni dopo la notifica della sanzione amministrativa è entrata in vigore una modifica normativa che ha inasprito l’aspetto sanzionatorio, per cui anche l’abbandono di rifiuti da parte di privato assume, a partire dal 10 ottobre, rilevanza penale ed è punito con l’ammenda da mille euro a diecimila euro (pena raddoppiata in caso di abbandono di rifiuti pericolosi). 

Oltre al fenomeno dell’abbandono di rifiuti, l’attenzione dei Carabinieri Forestali è rivolta anche alla repressione degli abusi edilizi (pontili, capanni, manufatti) limitrofi alle aste fluviali che, si rammenta, sono gravate da un vincolo di inedificabilità assoluta.

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