Mostra “Ettore Frani. Verso la gioia” a Bagnacavallo, presentazione del catalogo

Sabato 5 ottobre alle 11 presso l'Ex Convento di San Francesco di Bagnacavallo si terrà la presentazione del catalogo. Sarà presente l'artista, che dialogherà con i curatori Paola Feraiorni e Massimo Pulini

Sabato 5 ottobre alle 11 presso l’Ex Convento di San Francesco di Bagnacavallo si terrà la presentazione del catalogo realizzato in occasione della mostra Ettore Frani. Verso la gioia, allestita fino al 10 novembre negli spazi espositivi dell’ex Convento.

Sarà presente l’artista, che dialogherà con i curatori Paola Feraiorni e Massimo Pulini, toccando le tematiche al centro della sua poetica e ricerca pittorica, quali il labile confine tra luce e ombra, l’ambiguità tra visibile e invisibile e la permanenza della presenza nell’assenza. Al termine dell’incontro è previsto un momento di firmacopie.

Il catalogo, a disposizione presso il bookshop della mostra, include le immagini di tutte le opere esposte e le fotografie dell’allestimento, oltre a saggi di Davide Caroli, direttore del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, Massimo Pulini, Marco Ercolani, Giovanni Gardini, Marco Vannini e riflessioni di Ettore Frani e Paola Feraiorni.

Ettore Frani. Verso la gioia

L’esposizione Ettore Frani. Verso la gioia, promossa dal Comune di Bagnacavallo e organizzata dal Museo Civico delle Cappuccine, rappresenta l’esito ultimo di una riflessione, urgente quanto strutturata, maturata negli ultimi tre anni di ricerca di Ettore Frani. L’artista, oltre a riprendere in maniera più approfondita alcuni temi e soggetti emblematici della sua poetica, presenta una serie di opere inedite, molte delle quali realizzate appositamente per i suggestivi spazi dell’ex convento di San Francesco.

La mostra vede esposti ottanta lavori su carta, oltre quaranta dipinti e, per la prima volta, cinque installazioni pittoriche. Opere che vanno dal disegno, realizzato a grafite su molteplici e sovrapposti strati di carta, alla pittura ad olio su tavola laccata e, tra queste, cinque installazioni dal suggestivo titolo Offerta, dove l’artista si appropria anche di materiali atipici all’interno del suo percorso artistico, ma dal significativo valore simbolico: sassi, polvere, cenere, vetro, quaderni d’appunti, stracci e pennelli.

Il titolo della mostra prende avvio da una serie di opere che Frani ha realizzato negli ultimi anni e mette a tema, non tanto uno stato d’essere, quanto invece il senso di un procedere, di una tensione, di uno sguardoatto rivelare ciò che potrebbe essere indicata come una meta, in cui disciogliere la sofferenza nella gioia e l’ombra stessa nella luce.

L’esposizione è presentata attraverso un vero e proprio percorso che parte dalla grande composizione Di polvere e luce,composta da sessantaquattro disegni, fino a giungere al polittico ad olio Verso la gioia, che dà il titolo alla mostra – già esposto presso il Museo delle Cappuccine nel 2022 ma rielaborato per l’occasione dall’artista. Nelle otto sale e nei due corridoi dell’Ex-Convento Frani orchestra in maniera corale molti dei soggetti presenti nella sua poetica – la figura umana, il paesaggio, la natura morta – e ne fa un mezzo potente attraverso il quale indagare ed interrogare l’indicibile Oltre. Il percorso, concepito come una sorta di partitura polifonica, è stato suddiviso in quattro “paesaggi” dagli evocativi titoli Di polvere e luce, Nello sguardo, Nel silenzio e Verso la gioia, dove lo spettatore è chiamato ad un ascolto attivo e contemplativo.

Le opere presenti in ogni singolo ambiente non si pongono mai in maniera isolata ed autonoma, ma sempre in relazione con tutte le altre in esposizione e, attraverso rimandi e risonanze, reiterazioni e assonanze, conducono lo sguardo – e il sentimento – del visitatore verso una riflessione personale e originale sulla vita, sull’essenza e sull’identità dell’uomo nel cosmo, argomento nodale della poetica di Frani.

La mostra è realizzata con il prezioso supporto di Gruppo Hera e patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna.

Una sezione della mostra, intitolata Luminosa, è allestita negli spazi del Museo Diocesano di Faenza, con la curatela di Paola Feraiorni e Giovanni Gardini.

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