Morto un giovane al porto di Civitavecchia. I sindacati proclamano un giorno di sciopero, domani al Porto di Ravenna

Ancora una tragedia in uno scalo marittimo italiano: sabato 11 febbraio nuovo sciopero al porto di Ravenna

L’incidente mortale accaduto questa mattina al porto di Civitavecchia, avvenuto a poca distanza da quello avvenuto a Trieste ieri, incrementa e acuisce ulteriormente il dramma delle morti sul lavoro. L’ennesima morte sul lavoro deve indurre tutti ad una riflessione concreta, a partire dal governo che deve imporsi un cambio di rotta sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. La nuova tragedia coinvolge un lavoratore portuale di 29 anni dipendente del terminal contenitori di Civitavecchia, che, stando ai primi rilievi delle indagini tutt’ora in corso, è stato schiacciato dal muletto con il quale stava operando.

 

Gli incidenti sul lavoro non accennano a diminuire e continuano a registrare ancora vittime: gli esiti delle indagini saranno utili ad individuare le dinamiche e gli eventuali soggetti responsabili. La sicurezza sul lavoro assume un ruolo fondamentale e richiede la precisa applicazione di quanto già previsto dal DL 272/99 e di tutte le ulteriori misure utili a contrastare gli incidenti in termini di prevenzione e di diffusione della cultura della sicurezza che devono stare in cima a qualunque priorità, a partire da quelle del governo.

 

FILT-CGIL, FIT-CISL e UILTRASPORTI proclamano, in segno di lutto, lo sciopero nazionale di 24 ore di tutti i lavoratori dei porti per sabato 11 febbraio 2023.

 

Questa ennesima tragedia impone una profonda riflessione su specifiche iniziative da promuovere a livello nazionale affinchè la tutela della vita diventi la priorità da perseguire. Modalità di sciopero per il porto di Ravenna. I lavoratori del porto di Ravenna sciopereranno per l’intera prestazione lavorativa di sabato 11 febbraio 2023.  Alle 12 risuoneranno le sirene delle navi in porto.

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