La pallavolo è in lutto per la morte di Giuseppe Brusi, storico dirigente

Dopo una lunga malattia, Brusi è venuto a mancare nella serata di mercoledì 25 ottobre, ad 81 anni. Dirigente negli anni d'oro della Teodora e del Messaggero

Nella serata di mercoledì 25 ottobre Giuseppe Brusi, storico dirigente della pallavolo nazionale, è venuto a mancare dopo lunga malattia, all’età di 81 anni. Nato a Cervia, Brusi ha portato l’Olimpia Teodora a vincere 7 scudetti e ha accompagnato Il Messaggero Volley nella stagione d’oro con Kirally e Timmons, anch’essa da scudetto. Nel 2018 Brusi è stato vincitore della Hall of Fame per la categoria dirigenti.

Il cordoglio di Legavolley

«Il Presidente Massimo Righi, il CdA, tutti i Club e lo staff della Lega Pallavolo Serie A esprimono il proprio cordoglio per Giuseppe Brusi, uno dei padri fondatori della pallavolo moderna, visionario e passionale, scomparso all’età di ottant’anni. Senza di lui, il volley non sarebbe dove è ora».

Il cordoglio del sindaco Michele De Pascale

«Con profondo dispiacere – commenta il sindaco Michele de Pascale – apprendo della scomparsa di Giuseppe Brusi, stimato dirigente sportivo divenuto simbolo della pallavolo ravennate e italiana. Impegnato nel volley femminile prima e in quello maschile poi seppe, tra gli anni ’80 e ’90, condurre la pallavolo ravennate, con l’Olimpia Ravenna e Il Messaggero, a livelli straordinari, rendendola fiero emblema del volley italiano nel mondo».

«Se ne va un professionista – conclude De Pascale – di altissima competenza e professionalità, un uomo autentico, umile e sinceramente appassionato che, con la sua lungimiranza, la sua tenacia ed il suo entusiasmo, ha segnato una pagina indelebile nella storia dello sport della nostra città e del nostro Paese. Ai suoi familiari, ai suoi cari e a tutto il volley ravennate che lo piange, giungano le mie più sentite condoglianze».

Le parole del Porto Robur Costa

«Con grande dolore e sgomento, il Porto Robur Costa 2030 apprende la notizia della morte di Giuseppe Brusi. Da anni lottava con grande coraggio e grinta con la malattia che lo aveva colpito.  Brusi passa alla storia dello sport della nostra città, e in particolare della pallavolo, che ha contribuito a fare grande grazie alle sue conoscenze, le sue capacità di essere sempre un passo davanti agli altri, la sua determinazione e la sua mentalità vincente. È stato l’artefice della leggendaria Olimpia Teodora e poi l’ispiratore, insieme al gruppo Ferruzzi, dell’epopea, breve ma vincente, del Messaggero, evoluzione del progetto Porto Ravenna Volley che lui aveva avviato nel 1987 per rilanciare il volley maschile in città. Perché amava le sfide, Giuseppe, e le sapeva vincere».

«Mancherà a noi – conclude la Robur – e mancherà alla pallavolo cittadina, che continuava a seguire, prodigo di consigli e anche di qualche critica costruttiva, anche in questi ultimi tempi in cui era minato dalla malattia. Il Porto Robur Costa 2030 si stringe in un grande abbraccio alla famiglia, a Rina, Barbara e Bianca, le donne della sua vita. Una delegazione del club parteciperà ai funerali».

Il cordoglio del vicesindaco Fusignani

«Con lui – ricorda Eugenio Fusignani – scompare uno degli imprenditori più dinamici del nostro porto e un dirigente sportivo di livello internazionale. Infatti il suo nome, insieme a quello di Ravenna, resterà conosciuto in tutto il mondo per i successi sportivi della Teodora e del Messaggero. Si può tranquillamente affermare che Giuseppe “era la pallavolo”, ravennate e italiana».

«Al di là del vincolo parentale – conclude – che ci legava, perdo un caro amico al quale ho voluto bene e che resterà indelebile nella mia memoria e in quella di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato per le sue qualità: la schiettezza, l’onestà, la generosità e la simpatia. Alla figlia Barbara e alla moglie Rina le mie più sentite condoglianze».

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