04 Lug 2024 12:00 - Cronaca
Minorenne abusata la notte del Palio del Niballo. 23enne di Faenza sotto processo
I fatti risalgono al 27 luglio del 2023. L'udienza preliminare ha visto il rinvio a giudizio del giovane, accusato anche di lesioni personali aggravate. La ragazza e la sua famiglia parte civile
di Redazione
La notte del Palio del Niballo si trasforma in un incubo. È questo quello che ha riportato una minorenne che, nella notte 27 luglio del 2023, sarebbe stata abusata da un 23enne di Faenza ai tavoli di un bar, davanti ad altre persone. Nelle aule del Tribunale di Ravenna, ieri, 3 luglio, il giovane è stato rinviato a giudizio e il processo partirà a novembre.
Come riportano il Corriere Romagna e il Carlino, tra le accuse anche lesioni personali aggravate, collegate a dei lividi riscontrati sul corpo della ragazza, che le sono costati 15 giorni di prognosi. Secondo la Procura, quelli sono i segni inequivocabili della violenza, della resistenza da parte della ragazza e di una costrizione al rapporto. Nel corso dell’udienza preliminare la ragazza e i suoi genitori si sono costituiti parte civile.
La ricostruzione della ragazza abusata
Quella sera la ragazza, 17enne, era insieme al padre in uno dei rioni e poi in piazza per seguire la competizione. Intorno alle 4, poi, si era recata in un bar del centro per raggiungere alcuni ragazzi. Proprio qui, il 23enne, che lei considerava alla stregua di un conoscente, le avrebbe presto chiesto una prestazione sessuale per poi passare alle molestie. Erano presenti anche altri ragazzi, che però, quando lui con violenza avrebbe impedito che lei si allontanasse, si sarebbero presto spostati.
La violenza sarebbe poi durata intorno ai 15 minuti, al termine dei quali lei era subito scappata, fermandosi a piangere all’angolo della piazzetta della Legna. Poi era tornata indietro, passando davanti allo stesso bar, dove erano seduti il ragazzo che avrebbe abusato di lei, gli altri presenti e alcune ragazze, che l’avevano insultata. Dal racconto, la ragazza in quel momento si è bloccata, per poi avere un attacco di panico. Poco dopo, aveva incontrato un amico di famiglia che l’aveva riaccompagnata.
La denuncia aveva fatto scattare le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo, che lo scorso settembre hanno ascoltato la minore insieme alla psicologa Lisa Cappelli facendo emergere ulteriori aspetti, come l’incontro casuale con la madre del ragazzo denunciato. La donna l’aveva abbracciata: un segno che, secondo la ragazza, aveva creduto alle accuse.
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