11 Set 2024 15:05 - Cervia
Milano Marittima: due cittadini stranieri con obbligo di rimpatrio lavoravano in hotel
Sono stati trovati durante un accesso amministrativo a tre strutture alberghiere nel lido. Arresto convalidato, udienza fissata per il 15 ottobre e rimessi in libertà
di Redazione
Nella giornata del 6 settembre 2024, il personale dell’Ufficio Polizia di Frontiera di Rimini, unitamente alla Squadra Mobile e al personale della Divisione Pasi della Questura di Ravenna, nonché all’Ispettorato del Lavoro di quella provincia, ha effettuato un accesso amministrativo presso tre strutture alberghiere di Milano Marittima, tutte afferibili alla stessa società, per verificare che fossero rispettati tutti i requisiti di Legge previsti per l’esercizio delle attività alberghiere.
L’accesso amministrativo agli alberghi di Milano Marittima
Durante l’accesso, oltre a numerose violazioni di carattere amministrativo contestate, sono stati rintracciati due cittadini stranieri, intenti in attività lavorativa, entrambi senza permesso di soggiorno e già colpiti da obblighi di rimpatrio e divieti di reingresso nell’Area Schengen per 3 anni, emessi dalla Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Bologna — Sezione Forlì-Cesena a seguito della richiesta di protezione Internazionale avanzata dai due e non accolta dalla Commissione per Manifesta Infondatezza.
Nonostante l’obbligo di rimpatrio ed un iniziale uscita dal territorio nazionale, i due rientravano senza aver richiesto l’obbligatorio nulla osta ed intraprendendo attività lavorativa presso quelle strutture ricettive di Milano Marittima.
Pertanto, entrambi sono stati arrestati per la violazione cui all’art. 13 comma 13 TUI 286/98. Nella mattinata del 7 settembre 2024, sono stati condotti presso l’Autorità Giudiziaria per il giudizio direttissimo; l’arresto è stato convalidato, l’udienza fissata per il prossimo 15 ottobre ed i due stranieri rimessi in libertà.
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