Migliora l’accessibilità del percorso museale di Palazzo Milzetti a Faenza

Il metodo usato è di tipo sperimentale e volto a rendere la lettura chiara e adatta anche alle persone ipovedenti

Palazzo Milzetti Museo Nazionale dell’età Neoclassica in Romagna ha completamente rinnovato la propria grafica e i supporti per la visita, al fine di migliorare l’accessibilità del percorso museale in senso fisico, sensoriale e cognitivo. La magnifica dimora neoclassica rinnovata tra fine Settecento e inizi Ottocento dagli architetti Giuseppe Pistocchi e Giovanni Antonio Antolini e decorata da Felice Giani – uno dei migliori esempi per integrità e qualità del panorama nazionale – si è rinnovata e ha reso accessibile e inclusivo il proprio patrimonio per un numero sempre più ampio e variegato di pubblici.

L’intervento fa parte di un progetto sviluppato in collaborazione tra la Direzione Musei Emilia-Romagna e l’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, in particolare con il laboratorio FrameLAB. Multimedia & Digital Storytelling del Dipartimento di Beni Culturali della sede di Ravenna.

Il lavoro, nato dal confronto tra la direttrice di Palazzo Milzetti Elena Rossoni, le figure professionali della Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna e il gruppo di ricerca del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università diretto da Alessandro Iannucci, ha previsto il supporto delle associazioni di persone con disabilità oltre che delle linee guida messe a disposizione dal Ministero della Cultura. La volontà è quella di armonizzarsi con la nuova definizione ICOM di museo che indica come questo debba operare e comunicare “eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”.

Il progetto, basato su metodologie innovative e sostenibili di Digital Heritage (Virtual & Augmented Reality, Digital & Video Storytelling), si è sviluppato utilizzando l’interazione di diverse tecniche e tipologie di comunicazione, tutte volte a creare una nuova visione unitaria dell’immagine del Museo, indirizzata sia verso l’esterno che verso l’interno del palazzo.

Il metodo utilizzato e condiviso tra Museo e Università è stato di tipo sperimentale; non si è quindi cercata una teoria o formula precostituita da applicare ma al contrario si è lavorato intorno a un progetto specifico in relazione al luogo, al suo contesto storico, ai personaggi coinvolti sviluppando un collegamento efficace tra i contenuti, i supporti e le forme fisiche di condivisione. Si è trattato non soltanto di un progetto di ricerca o di comunicazione museale, ma di una bellissima esperienza anche umana di confronto tra esperienza, conoscenza, entusiasmo e creatività, sulla spinta delle idee di nuove generazioni di ricercatori e ricercatrici.

Tra gli aspetti principali vi è la realizzazione di un nuovo logo del museo e di una nuova infografica coordinata che, a partire dal portone di ingresso, si sviluppa all’interno delle sale, accompagnando il visitatore dall’esterno, alla biglietteria e via via nei due piani espositivi, sino all’ultima tappa, il giardino.

La sua realizzazione ha tenuto conto, nella scelta del carattere, delle dimensioni e dei colori dei supporti comunicativi, delle linee guida dettate dal Ministero della Cultura volte a rendere la lettura chiara e adatta anche alle persone ipovedenti. Nuove mappe e indicazioni di orientamento accompagnano in modo chiaro il visitatore attraverso il percorso, inclusa una mappa tattile al piano nobile.

Il visitatore, dopo l’accesso, è accolto da un video introduttivo, accompagnato dalla versione in LIS per i non udenti, e prosegue nelle sale dove sono collocati leggii il cui testo si integra con quanto è possibile ascoltare tramite dei QR-code posti in ogni ambiente. Grazie a questi ultimi ci si immergerà in un intero racconto, quasi un romanzo, con le voci narranti dei due principali protagonisti del Palazzo neoclassico: Felice Giani, l’artista che insieme ai suoi collaboratori realizzò l’intera decorazione, e il conte Francesco Milzetti, committente del rinnovamento architettonico e decorativo del palazzo, colui a cui si deve la bellezza dell’intera dimora.

I QR-code permetteranno anche ai non udenti di accedere già da ora ad una versione scritta che presto verrà integrata da quella in LIS in tutte le sale. Sempre in versione scritta è disponibile la traduzione in inglese. Le ultime sale del percorso sono state pensate come luogo di approfondimento dei contenuti, per coloro che volessero conoscere di più la storia del palazzo e dei suoi protagonisti.

Un touch screen permette di esplorare le singole scene delle decorazioni principali dedicate a episodi e storie tratte dall’Iliade e dall’Odissea o da altri testi o mitologie antiche. Attraverso il touch screen è possibile conoscere i soggetti di tutte le scene, ma soprattutto è possibile averne una restituzione ad alta definizione capace di fare percepire i dettagli delle decorazioni, non sempre osservabili nei particolari a causa dell’altezza dei soffitti.

Sempre in queste sale saranno presenti infografiche di approfondimento sul periodo storico, le vicende dei suoi protagonisti e sullo stile neoclassico in linea generale e in specifico su quello faentino. Infine, la versione tattile della Proserpina di Hiram Powers, una scultura che appartiene al patrimonio del museo, permette anche ai non vedenti l’esplorazione delle forme.

Un nuovo sito internet, anch’esso accessibile, rende possibile inoltre preparare, organizzare e pianificare la propria visita, venendo a conoscenza anche di iniziative e agevolazioni, come l’abbonamento annuale “Carta Milzetti”, progetti in corso come “I tuoi ricordi di Palazzo Milzetti” o la programmazione legata al secondo Centenario della morte di Felice Giani.

Sarà inoltre possibile consultare la ricca programmazione del museo, pensata e costruita in collaborazione con le realtà culturali del territorio, in un orizzonte multidisciplinare, nella prospettiva di far diventare questo magnifico luogo una “piazza” aperta dove incontrarsi e dove possano accedere tutte le comunità e i diversi pubblici.

Quanto sino ad oggi realizzato, costituisce una parte compiuta di un progetto più ampio che verrà ulteriormente sviluppato nei prossimi mesi. Oltre a nuove opere tattili, ulteriori integrazioni narrative verranno realizzate per la cucina e per la sala di Ercole, oltre ad altre sorprese.

Il 2023, bicentenario della morte di Felice Giani, il principale protagonista della decorazione del Palazzo è certamente, per la Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna e per il Museo dell’età neoclassica in Romagna, il momento migliore per la presentazione di questo progetto.

Per far conoscere alle comunità questo nuovo allestimento e lo spirito del presente progetto, il Museo ha organizzato anche un’apertura speciale serale sabato 1° aprile, dalle 19,00 alle 22,00. Prima della visita la direttrice e le giovani ricercatrici dell’Università saranno disponibili a raccontare ai visitatori lo spirito che ha guidato l’intera iniziativa.

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