Maurizio Donadoni in “Matteotti medley”, giovedì al Teatro Goldoni di Bagnacavallo

Giovedì al Teatro Goldoni di Bagnacavallo, Maurizio Donadoni in "Matteotti medley"

Per la rassegna Teatri d’Inverno – Sguardi sulla drammaturgia contemporanea, il Teatro Goldoni di Bagnacavallo ospita, giovedì 19 gennaio alle 21, Matteotti medley, documentario teatrale scritto e interpretato da Maurizio Donadoni per la regia di Paolo Bignamini.
Parlando a dei coetanei del tempo, un Giacomo Matteotti poco più che ventenne aveva detto: “ogni epoca ha avuto i suoi martiri, le sue vittime, gli inutili eroi che col loro sacrificio, hanno aperto gli occhi e la strada agli altri”.  Vent’anni dopo, il 10 giugno del 1924, in un martedì di sole quasi estivo, a Roma, sul lungotevere, Arnaldo da Brescia, quello stesso “ragazzo” veniva rapito e ucciso da un gruppo di “arditi” del fascio milanese, squadraccia della cosiddetta “Ceka fascista”, organismo (segreto ma non tanto…) voluto da Mussolini per mettere a tacere gli oppositori interni ed esterni al fascismo. Oggi una via, un corso, una piazza Giacomo Matteotti esistono in molte città d’Italia.

 

E se qualcuno vuole sapere da noi come ci si arriva gli si risponde con relativa facilità. Se però ci viene chiesto a bruciapelo chi era Giacomo Matteotti, pochi tra noi saprebbero andare oltre un generico: “deputato socialista ucciso dai fascisti nel…”, con naufragio immediato a partire dalla data esatta. Che si sappia così poco della storia di questo “inutile eroe”, grazie al cui sacrificio – con quello di tanti altri – oggi viviamo in libertà, è un peccato. Il suo rapimento e il suo assassinio furono snodo fondamentale nell’affermazione del regime totalitario in Italia. Per qualche tempo, in seguito a quel delitto, il fascismo sembrò sul punto di “sfasciarsi”. L’occasione, com’è noto, fu persa dalle opposizioni che, ritiratesi dal parlamento, furono disinnescate con abilità machiavellica da Mussolini che poté impunemente dichiarare di assumersi tutta “la responsabilità politica, morale, storica” – tralasciò “penale” – di quanto era avvenuto.

 

Matteotti medley ripercorre questa storia – emblema di italici vizi e italiche virtù – alternando il racconto dei fatti nudi e (talvolta) crudi, a citazioni da musiche all’epoca popolari: dalle marcette squadriste, agli stornelli contro il Negus, dalle musiche da ballo alle canzoni d’amore diffuse dalle radio Balilla, agli esperimenti di quella musica colta d’avanguardia che, proprio nei primi del ‘900, era in cerca, con scandalo dei benpensanti, d’inaudite sonorità. Una narrazione d’un solo attore, ma a molteplici voci, che si espande in uno spazio scenico nitido, scarno e rigoroso: luogo dove il passato prende corpo attraverso la voce dell’interprete; dove il racconto documentale si fa testimonianza funambolica tra grande storia e piccole storie. E dove ognuno di noi è chiamato a rispondere, come può o come deve, alla domanda: che valore ha, per noi, oggi, la democrazia?

 

Biglietti: 10 euro (intero); 5 euro (under 29). Prevendite: da mercoledì 18 gennaio dalle ore 10 alle ore 13 presso la biglietteria del Teatro Goldoni. Prenotazioni telefoniche (0546 21306): dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 13 e nei giorni di prevendita al numero 0545 64330. Biglietti online: Vivaticket Info: 0545 64330 e www.accademiaperduta.it[vc_gallery interval=”3″ images=”35846,35847,35848″ img_size=”full”]

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