Già a Cervia da un paio di giorni con il figlio, il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini è stato l’indiscusso protagonista questa sera della “Festa della Lega” a Cervia, dove si è presentato in sella a una bicicletta vestito casual con una camicia blu e pantaloni beige. In mattinata è stato in spiaggia, dove si è concesso a qualche scambio di battuta, selfie e strette di mano. Nel complesso un’incursione più sobria e istituzionale, rispetto a quelle degli anni scorsi.
A non passare inosservato il suo pranzo, rigorosamente in costume da bagno («Mi autodenuncio la pancia, non ho problemi a dirlo»), con il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, al Sunset Beach di Cervia. Un pranzo che probabilmente sarà ricordato come “il patto di Cervia” in quanto stabilisce la pace interna alla Lega dopo mesi e mesi di tensione. E proprio da qui è partito il dialogo sotto la Torre di San Michele con i giornalisti Agnese Pini e Daniele Capezzone. «Finché ‘campo’, verrò sempre in Romagna – esordisce così Salvini –. Il mio più grande applauso a bagnini e imprenditori che si sono già risollevati. Continuo a non capire chi cerca divertimento all’estero visto che l’Italia è il Paese in cui si mangia e beve meglio». Detto questo il ministro ha svelato qualcosa in più sull’incontro. «Ho parlato di lavoro. D’altra parte mi sento tutti i giorni anche con altri governatori come Zaia e Fontana, così come con i sindaci di Catania e Palermo per avere aggiornamenti sugli incendi in questi ultimi giorni. A chi parla di ‘svolta governista’, dico solo che il mio obiettivo è fare sì che questo governo resti in carica tutti i cinque anni di mandato. Siamo in carica da nove mesi e in nove mesi una donna mette al mondo un bimbo. E nell’Italia che ho in mente saranno ancora le donne a mettere al mondo i bimbi e si chiameranno mamme. E qui chiudo la mia parentesi sul politamente scorretto».
«La gente chiede stipendi, riforme, mutui a tassi variabili – ci tiene a ricordare Salvini –. Sto cercando di convincere le banche a lasciare qualche euro alle famiglie allungando le rate dei mutui a tasso variabile. Il reddito di cittadinanza? Chi non può lavorare sarà sempre aiutato, tutti gli altri non devono più essere mantenuti a spese dei cittadini italiani. Si alzano e vanno a lavorare domani mattina alle 6 come fanno tutti in Romagna».
«Possiamo avere la rivoluzione industriale, ambientale ed economica che hanno vissuto i nostri nonni negli anni Cinquanta e Sessanta – afferma il ministro –. Di recente, davanti a 250 imprenditori provenienti da tutto il mondo, abbiamo presentato i nostri progetti da qui al 2032. In primis la Tav, un’opera incredibile che continueremo a fare nonostante le proteste, i comitati dei no e quant’altro. Le ferrovie non hanno colore politico, servono a tutti, e presto tornerò in Val di Susa. In cantiere anche il tunnel del Brennero, i primi treni della metropolitana a Roma, il ponte di Messina affinché i siciliani siano finalmente uniti all’Italia e all’Europa. Più lavoro diamo e più combatteremo la mafia, la camorra e la ‘ndrangheta. Non è vero che le alimentiamo». Poi si è lasciato andare a una frecciatina allo scrittore Roberto Saviano. «Può attaccarmi su tutto ma non su questo. Non accetto di essere neanche lontanamente avvicinato a mafia, camorra e ‘ndragheta, il cancro del nostro Paese».
Salvini si è espresso anche sul Pnrr, il piano da 250 miliari di euro, su cui pesa il timore dei ritardi. «Il mio problema è duplice: il primo spenderli e il secondo spenderli bene perché poi bisogna restituire i prestiti – spiega – . Tutte le opere devono essere operative nel giugno 2026, la data non è lontanissima. Dobbiamo sistemare tante case popolari in tutta Italia, ben 15 mila. Poi ci sono alcune tratte ferroviarie, ma posso finanziare solo quelle che si completeranno nel 2026. Vorrei avere nel 2026 un’Italia dove viaggiare sarà un po’ più semplice. Nel complesso, ci sono 125 miliardi di euro per le ferrovie, non solo per le linee ma anche per cambiare i vagoni di intercity e treni regionali, quelli che la gente usa tutti i giorni, altri 50 miliardi per strade Anas e 30 miliardi per le autostrade».
«Chi preferisco tra la Le Pen e Macron? Non ho dubbi – rivela Salvini –, Marine Le Pen. Voglio governare l’Europa con lei. Spero però che tutto il centrodestra italiano non dica di no a un movimento di centrodestra a livello europeo. Personalmente non metto veti nei confronti di qualcuno, e sarebbe curioso che qualcuno mettesse veti sul primo partito di Belgio, Francia e Austria e sul secondo partito di Germania».
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