Luci spente di notte. Il prefetto risponde a La Pigna che ora chiede al sindaco di ripensarci

Per La Pigna, i "ravennati si meritano sicurezza e serenità"

Non si spegne la polemica sul tema dello spegnimento notturno delle luci a Ravenna. Lo scorso 29 29 novembre il gruppo consiliare de La Pigna ha scritto al Prefetto di Ravenna, per sollecitare la sua intercessione con sindaco e giunta, affinché questi tornino i sui loro passi e annullino la decisione di spegnere i lampioni pubblici nelle ore più buie.
Non si spegne la polemica sul tema dello spegnimento notturno delle luci a Ravenna. Lo scorso 29 29 novembre il gruppo consiliare de La Pigna ha scritto al Prefetto di Ravenna, per sollecitare la sua intercessione con sindaco e giunta, affinché questi tornino i sui loro passi e annullino la decisione di spegnere i lampioni pubblici nelle ore più buie.

 

 

«Una decisione scellerata assunta dal sindaco de Pascale nonostante le perplessità espresse dai vertici delle forze di Polizia territoriali – afferma Veronica Verlicchi, capogruppo La Pigna, Città-Forese-Lidi –. Perplessità che sono state volutamente nascoste a tutti i ravennati. Quanto emerge dalla risposta inviata dal prefetto Castrese De Rosa, che ringrazio pubblicamente, in riferimento alla scelta delle limitazioni al funzionamento degli impianti di illuminazione pubblica, è piuttosto indicativo».

«La questione – scrive il prefetto nella lettera di risposta a La Pigna – ha ormato oggetto di esame in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica del 26 ottobre scorso al quale hanno partecipato tutti i sindaci della Provincia.  In tale sede è stata svolta un’attenta analisi degli interventi che i Comuni hanno manifestato di voler adottare per limitare il funzionamento degli impianti di Illuminazione pubblica, al fine di contenere le relative spese, ferma restando la necessità, come sottolineato dallo scrivente, di procedere secondo linee omogenee e di massima prudenza, per contemperare tale esigenza con quella di tutela della sicurezza pubblica e di salvaguardia e di un’ordinata e regolare circolazione stradale».

 

 

«Ciò è stato ribadito – aggiunge il prefetto – anche nella successiva nota del 4 novembre scorso, con la quale è stata richiamata l’attenzione dei sindaci, affinché le esigenze di bilancio vengano armonizzate con quelle di assicurare un efficace presidio del territorio». La lettera si conclude poi con queste parole: «Su tali scelte, comunque, ferma restando l’autonomia degli organi di governo locale, non si è mancato di manifestare perplessità sia da parte dello scrivente che da parte dei vertici delle forze di Polizia territoriali, per le eventuali ripercussioni sulla sicurezza in generale, e di quella percepita in particolare».

Dunque la decisione dello spegnimento nelle ore più buie della notte dei lampioni della pubblica illuminazione fino ad aprile 2023 su tutto il territorio ravennate, è stata assunta dal sindaco de Pascale senza tenere conto del sollecito ad adottare un provvedimento coerente con le linee omogenee e di massima prudenza per garantire la tutela della sicurezza pubblica.

 

 

 

I furti che si sono scatenati sin dalla prima notte sono una prova evidente dell’ennesimo errore commesso da de Pascale. Ora il sindaco de Pascale e la Giunta comunale facciano marcia indietro e riaccendano i lampioni della pubblica illuminazione per tutta la notte e su tutto il territorio comunale. I ravennati meritano sicurezza e serenità. 

 

Foto di Giampiero Corelli

.

Dalla stessa categoria