Lo IOR dona una nuova automobile all’Hospice “Villa Agnesina” di Faenza

La vettura sarà utilizzata principalmente per portare avanti i progetti di assistenza domiciliare per la cura di quei malati giunti alle fasi terminali

Lunedì 25 settembre è stata ufficialmente consegnata, presso l’Hospice “Villa Agnesina” di Faenza, la nuova automobile “Dacia Sandero”: un investimento del valore di 15.900 euro che l’Istituto Oncologico RomagnoloIOR ha messo a disposizione della struttura d’accoglienza e ricovero che sorge a due passi dalla Colonia di Castel Raniero per agevolare il prezioso lavoro dei suoi professionisti, in special modo quelli che portano sollievo a quelle famiglie che affrontano presso la propria abitazione il momento più critico del percorso di cura di un parente.

L’utilizzo della vettura donata dallo IOR

La vettura sarà infatti utilizzata principalmente per portare avanti i progetti di assistenza domiciliare per la cura di quei malati giunti alle fasi terminali della patologia di cui soffrono, per portare sollievo e regalare dignità alla vita fino all’ultimo giorno. A consegnare le chiavi dell’automobile direttamente nelle mani del dott. Luigi Montanari, Direttore della Struttura Semplice Dipartimentale di Cure Palliative del territorio di Ravenna, era presente il Direttore Generale dello IOR, nonché neo-Presidente IRST, Fabrizio Miserocchi: alla cerimonia ha preso parte anche un bel gruppo di volontari della sede di Faenza dell’Istituto Oncologico Romagnolo, che presso l’Hospice “Villa Agnesina” porta avanti un importante progetto di vicinanza a chi viene ricoverato tramite la compagnia e l’ascolto.

Le dichiarazioni

«Ringrazio lo IOR per la lunga storia di amicizia e di collaborazione che ci lega – ha spiegato proprio il dott. Montanari – quella che celebriamo oggi è solo l’ultima di una serie di donazioni che dimostrano quanto questa realtà sia sempre sensibile alle necessità di chi, come noi, lavora all’interno delle cure palliative. Ricordo per esempio che l’Hospice “Villa Agnesina” può disporre di una fisioterapista dedicata alla mobilità e all’assistenza dei malati anche grazie ad un accordo stipulato dall’Istituto Oncologico Romagnolo in collaborazione con l’AUSL. È scontato ricordare come i professionisti che prestano le cure domiciliari abbiano bisogno di un mezzo dedicato, per raggiungere sempre più pazienti sul territorio. In questo momento la struttura denotava una carenza in questo senso: è giusto ed importante aver dato una risposta a questa necessità, garantendo agli operatori che portano avanti questo delicato servizio il massimo della comodità e della sicurezza».

«La collaborazione che ci lega all’Hospice “Villa Agnesina” e, più in generale, alla rete di strutture che erogano cure palliative in Romagna, è basata sull’efficienza e sull’operatività – gli ha fatto eco Fabrizio Miserocchi – laddove si manifesti un’esigenza ragioniamo insieme su quella che può essere la migliore delle risposte. Si tratta più di un’amicizia che di una collaborazione, basata sulla reciproca stima del lavoro che portiamo avanti. Questo tipo di alleanza diventerà in futuro sempre più strategica ed importante: l’auspicio che tutti noi ci auguriamo è che il nostro sistema sanitario regga e sia sempre più forte, ma i segnali che arrivano non sono incoraggianti. Per questo motivo, ripeto, occorre che le varie realtà che si occupano della cura facciano squadra, ognuno per quello che è il proprio ruolo. D’altronde viviamo in un territorio, la Romagna, che è abituato ad offrire standard di eccellenza all’assistenza di chi lo popola. Retrocedere in questo senso non sarebbe solo una mera questione organizzativa: non possiamo dimenticarci che in ballo c’è il benessere concreto delle persone».  

Anche il dott. Davide Tellarini, Direttore Sanitario dell’Ospedale di Faenza, ha voluto dare la propria testimonianza dell’importanza della donazione. «L’Hospice “Villa Agnesina” è una struttura d’eccellenza anche grazie alla vicinanza dello IOR: una vicinanza che non si ferma alle semplici donazioni una tantum ma che è costante e continuativa, come testimoniato dalla presenza dei suoi volontari qui oggi. Permettetemi di sottolineare come questa nuova automobile, oltre a servire ovviamente da un punto di vista di utilità ed efficienza, racconti dell’identità del tipo di assistenza che offriamo ai cittadini di Faenza: lasciare che i professionisti delle cure domiciliari girino il territorio con una vettura obsoleta e ammaccata non darebbe un’idea corretta dell’eccellenza degli standard che vogliamo mantenere per quelle famiglie maggiormente in difficoltà».

Il mondo delle istituzioni era invece rappresentato dal dott. Niccolò Bosì, Presidente del Consiglio Comunale della Città delle Ceramiche: «Mi unisco anch’io ai ringraziamenti per questa bella donazione: è evidente che, quando c’è condivisione di ideali ed amicizia, i risultati ci sono e si vedono. Ricordo che Faenza è stata proclamata nel 2022 “città gentile” proprio per il tipo di assistenza che fornisce a chi vi abita, soprattutto chi soffre: nella nostra comunità valori come attenzione, solidarietà e vicinanza hanno un riverbero concreto, e nessuno va lasciato indietro. Sembra banale ma un mezzo di trasporto dà la possibilità di portare la cura, il sollievo, la vicinanza sul territorio, per continuare questo percorso di gentilezza che ci contraddistingue». 

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