02 Lug 2023 16:11 - Cronaca
Linea Rosa inaugura 4 panchine per le vittime di femminicidio, nel quartiere Alberti
Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa sottolinea: «Continueremo ad incontrare i giovani per sensibilizzare quanto più possibile su questo tema»
di Redazione
Nella mattinata di ieri, il quartiere Alberti ha inaugurato, in piazza Bernini, quattro panchine dedicate a tutte le vittime di femminicidio, per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo quotidiano dramma.
Realizzate con la collaborazione creativa dei ragazzi delle “magliette gialle” del Comune, le panchine sono state inaugurate alla presenza di Alessandra Bagnara, presidente di Linea Rosa, e dell’assessore comunale alle Politiche di Genere, Federica Moschini.
Per gli esercenti del Quartiere Alberti si tratta di un nuovo momento di impegno sociale, in linea con le diverse attività che da molti anni ormai il quartiere mette in atto sia nel campo della solidarietà che in quello della sensibilizzazione. Si conferma, in particolare, la radicata collaborazione con Linea Rosa.
Le dichiarazioni di Alessandra Bagnara
«L’ultimo femmincidio di Michela Caruso, diciassettenne uccisa a coltellate da un coetaneo, pone l’attenzione su quanto sia importante lavorare con i giovani sul tema della violenza e dei maltrattamenti – sottolinea Alesssandra Bagnara, presidente di Linea Rosa -. L’avere unito l’obiettivo del laboratorio delle magliette gialle con la possibilità di incontrare i ragazzi e le ragazze e parlare loro del Centro Antiviolenza, delle sue finalità, della metodologia e delle tipologie delle violenze, con l’obiettivo di prevenire l’insorgere di situazioni di violenza e promuovere una cultura del rispetto, è stato entusiasmante. Oggi avere visto “l’opera d’arte” che hanno realizzato, e quanto questi giovani hanno saputo rendere visibile attraverso una forma d’arte popolare i concetti appresi dall’incontro con il Centro antiviolenza, ci fa ben sperare per il futuro. Per questo Linea Rosa continuerà ad incontrare i ragazzi e le ragazze: perché il cambiamento culturale di cui abbiamo bisogno per fare calare i numeri sempre troppo alti delle donne vittime di maltrattamenti passa attraverso un cambiamento generazionale che deve vedere la donna persona capace, libera e autodeterminata. Alcuni pochissimi dati confermano il fatto che restiamo di fronte a un’emergenza: si è registrato, nei primi 6 mesi dell’anno, un incremento del 15% circa di donne che si sono rivolte a Linea Rosa rispetto all’anno 2022 (dal mese di gennaio a giugno le donne accolte nel 2023 *sono state 224 nel 2022* mentre nell’anno scorso erano state 192)».