Linea Bologna-Ravenna: l’incontro tra i vertici. Soluzioni? Task force e investimento di 20 milioni

I lavori tra Castelbolognese e Russi inizieranno a maggio e dovrebbero terminare entro agosto. Ma non si parla si raddoppiare il binario unico

Una task force per comunicare in tempo reale i disservizi ai viaggiatori, un investimento da quasi 20 milioni di euro tra Castelbolognese e Russi: sono queste le soluzioni individuate nell’incontro tra Regione, Trenitalia Tper, Rfi e i pendolari per la linea Bologna-Ravenna. Era presente anche l’assessore del Comune di Ravenna, Gianandrea Baroncini.

Linea Bologna-Ravenna: la peggiore in Emilia Romagna

L’incontro è stato fortemente voluto a seguito della pubblicazione del rapporto “Pendolaria” di Legambiente che la indica come peggiore tratta in Emilia Romagna, nonché tra le 10 meno efficienti in Italia.

La situazione si è ulteriormente aggravata quando, nei giorni successivi alla pubblicazione del rapporto, i treni tra Ravenna e Bologna hanno subito ritardi – fino a 140 minuti nella sera di domenica 18 febbraio – e cancellazioni nella giornata di venerdì 16. Trenitalia ha già annunciato che a partire dal 23 febbraio ci saranno interventi di manutenzione tra Russi e Castelbolognese e a Igea Marina: stazioni a binario unico. Ciò provocherà modifiche alla circolazione e agli orari dei treni.

Le soluzioni: task force e investimenti. Ma il binario unico resta

L’incontro in Regione, però, ha generato ulteriori progetti per il miglioramento della linea Bologna-Ravenna. Per quanto riguarda la task force, dovrebbe prevedere anche la presenza di personale sui binari, che dia informazioni ai viaggiatori in tempo reale quando si verificano disservizi. Non solo, si dovrebbe occupare anche di analizzare le proposte migliorative dei comitati pendolari, come ad esempio la riprogrammazione degli orari di alcune corse.

Inoltre, Rfi ha annunciato per quasi 20 milioni di euro sulla tratta Castelbolognese-Russi, che dovrebbero iniziare a metà maggio e finire a inizio agosto. L’obiettivo è rinnovare i binari su circa 24 km e altri miglioramenti per riportare la linea, dopo i danni causati dall’alluvione del maggio scorso, alle condizioni di affidabilità preesistenti. Il tratto, però, rimarrà a binario unico.

Infine, è stata inviata una nuova lettera al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture con la richiesta di dare finalmente copertura ai due accordi sottoscritti con la Regione nel 2020 e che il vicepremier Salvini, nell’incontro del 29 dicembre scorso a Roma, si era impegnato a finanziare.

Le parole dell’Assessore regionale Corsini

«Occorre dare risposte concrete ai viaggiatori perché i continui ritardi e le cancellazioni che abbiamo registrato nell’ultimo periodo non possono continuare- ha detto l’assessore regionale Corsini-. L’alluvione ha comportato senza dubbio un peggioramento del servizio che ancora non è stato completamente risolto, così come il nodo dei passaggi a livello con semibarriere che, con la nuova normativa per la sicurezza, impone un rallentamento dei convogli su una tratta a binario unico. Situazioni che solo attraverso opere infrastrutturali, quali il raddoppio della linea, e l’attuazione degli accordi sottoscritti col Governo potranno trovare una soluzione definitiva».

«È importante però dare già alcune risposte positive ora- ha aggiunto l’assessore-, concordando i correttivi da mettere in campo al più presto per portare sollievo e dare certezze a chi ogni giorno usa il terno per spostarsi. Gli investimenti di Rfi sulla Castelbolognese-Russi sono già un primo segnale per riportare la tratta alle condizioni pre-alluvione, anche se comporteranno disagi temporanei nei circa tre mesi di cantiere».

«Dobbiamo però impegnarci di più sul fronte della comunicazione e nell’ascolto di chi utilizza quotidianamente il servizio. Procederemo quindi con l’analisi delle proposte che ci invierà il comitato pendolari Rombo per verificarne la fattibilità, con l’implementazione di una task force sulla comunicazione e con il monitoraggio costante della linea. Il nostro impegno sarà massimo per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e dei turisti della Bologna-Ravenna». 

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