29 Ago 2024 09:32 - Cronaca
Tutto pronto per l’arrivo della Life Support con a bordo 170 migranti
La nave è attesa per sabato 31 agosto alle 12, al molo di Fabbrica Vecchia. Confermate le operazioni medico sanitarie al CMP
di Redazione
Positivo il sopralluogo effettuato al Centro di Medicina e Prevenzione – CMP di Ravenna, dove verranno effettuati gli adempimenti sanitari e di polizia per i 170 migranti (e non 172 come precedentemente comunicato da bordo nave) soccorsi dalla Ong Life Support di Emergency. La nave è attesa per sabato 31 agosto intorno alle 12. L’attracco è confermato alla banchina di Fabbrica Vecchia a Marina di Ravenna.
Le persone a bordo della nave
Si tratta di 168 uomini e 2 donne, tra cui 11 minori, 10 sono non accompagnati. I nuclei familiari sono 2, entrambi Siriani (marito moglie e un figlio di 6 anni e un padre con figlio di 17 anni). La maggior parte dei proviene dalla Siria (77), Bangladesh (69), Pakistan (11), Egitto (9), Sud Sudan (1), Eritrea (1), Palestina (1) e Nigeria (1). Le condizioni generali di salute sono ritenute buone eccetto qualche caso con problemi respiratori dovuti alle esalazioni del carburante che necessitano di accertamenti più approfonditi durante le visite speditive una volta sbarcati.
Le destinazioni
I 170 migranti saranno trasferiti dalla banchina con mezzi della Croce Rossa Italiana presso il Centro di Medicina e Prevenzione (CMP) di Ravenna in via Circonvallazione Fiume Montone Abbandonato. I 10 minori non accompagnati resteranno in Emilia Romagna e trasferiti al centro Mattei di Bologna, mentre i restanti 160 saranno distribuiti tra le seguenti Regioni: Lazio (69), Marche (51) e Abruzzo (40) dove saranno accolti nei vari centri di accoglienza straordinaria ed accompagnati con pullman organizzati dalla Prefettura.
Per Ravenna si tratta del 14esimo sbarco a partire dal 31 dicembre 2022, per un totale di 1470 migranti accolti di cui 186 minori non accompagnati.
«Si è trattato questa volta – ha dichiarato il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa – di un’organizzazione particolarmente impegnativa per l’intera macchina dell’accoglienza, non solo per il numero delle persone soccorse, ma anche per il luogo individuato per i vari adempimenti sia sanitari che di polizia diverso dai precedenti per cui è stato necessario rimodulare le varie attività. Mi sento però di ringraziare anche questa volta tutti gli Enti coinvolti per il grande spirito di collaborazione e di adattamento alle novità».