Lido di Dante, rimossa la barca da diporto arenata. Un’operazione complessa

L'assessore al Turismo Costantini: «Ci rivarremmo sul proprietario per le spese che abbiamo dovuto sostenere»

È stata rimossa la barca da diporto arenatasi nella notte tra il 17 e il 18 giugno di fronte alla spiaggia libera a sud di Lido di Dante. L’operazione è stata eseguita dall’impresa specializzata Ecotec di Rimini, individuata dal Comune di Ravenna per l’esecuzione dell’intervento in somma urgenza, in quanto il proprietario dell’imbarcazione non aveva provveduto autonomamente, nonostante l’intimazione da parte dell’Amministrazione comunale stessa. Il Comune si è quindi adoperato per l’individuazione di un’impresa in grado di effettuare tale intervento e imputerà le spese al proprietario dell’imbarcazione.

La rimozione della barca: un’operazione complessa

L’operazione, iniziata martedì scorso, è stata molto complessa. Si è operato per portare in galleggiamento la barca, utilizzando cinque pompe per svuotarla dall’acqua; durante tale intervento è emerso che la barca aveva una grossa falla sullo specchio di poppa e altre due sotto lo scafo, condizione che faceva sì che continuasse a imbarcare acqua e fosse impossibile mantenerla in galleggiamento. La prima falla è stata riparata; per quanto riguarda le altre due, impossibili da chiudere, si è proceduto facendo intervenire sommozzatori che hanno posato dei palloni sotto al relitto, per dargli la spinta di galleggiamento mancante.

Si è poi dovuto attendere che le condizioni del mare fossero favorevoli e a quel punto, dopo aver rimosso alcuni massi, affinché il relitto potesse passare attraverso le scogliere, si è potuto fare arrivare la barca fino al pontone, garantendo così la realizzazione dell’intervento in sicurezza.

Ora la barca è stata caricata sul pontone e sarà provvisoriamente collocata in una banchina al porto, in attesa di venire portata, presumibilmente già nella giornata di domani, in un deposito specializzato. Il Comune chiederà al proprietario di ritirare il relitto e anche in questo caso, se il proprietario non provvederà, interverrà nei suoi confronti a norma di legge.

I ringraziamenti dell’assessore Costantini

«Ringrazio per la collaborazione – dichiara l’assessore al Turismo Giacomo Costantini – la Prefettura, la Capitaneria di porto e Arpae che sono prontamente intervenute, ciascuna per quanto ha riguardato le azioni di propria competenza, per far sì che la situazione si risolvesse nella maniera migliore e più celere possibile. Per quanto ci riguarda, abbiamo gestito la vicenda attraverso l’ufficio Demanio e l’avvocatura comunale, con la massima attenzione alla tutela ambientale e alla fruizione turistica. Naturalmente, come già detto, ci rivarremmo sul proprietario per le spese che abbiamo dovuto sostenere».

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