02 Giu 2023 09:58 - Faenza
Le conseguenze dell’alluvione su CAB Terra di Brisighella
Il Presidente Sergio Spada: “Danni incalcolabili alle nostre colture, da subito al lavoro per ripartire al più presto”
di Redazione
Sergio Spada, Presidente CAB Terra di Brisighella, ha analizzato e raccontato le conseguenze della durissima alluvione che si è abbattuta sul territorio romagnolo e che ha causato gravi danni alle colture brisighellesi, custodi degli ulivi secolari che danno origine da più di mille anni all’oro verde di Brisighella, il prezioso olio di Brisighella.
Le parole del Presidente di CAB Terra di Brisighella
«La zona di Brisighella, – ha esordito il Presidente – con particolare riguardo alla zona di produzione Brisighella DOP, è stata interessata dalle elevate precipitazioni del 2 maggio e successivamente è stata l’epicentro delle precipitazioni cadute nel nostro territorio tra il 15 e il 17 maggio. Questo ha comportato il verificarsi di oltre duecento frane nel Brisighellese, gravi esondazioni e interi impianti spazzati via dalla furia dell’acqua e del fango. A causa delle strade interrotte e “carraie” – ha proseguito poi – cancellate ad oggi ci sono ancora frazioni, casali, appezzamenti coltivati isolati; sono, pertanto attualmente impossibili da calcolare i danni alle colture nella nostra zona. I nostri uliveti secolari se, da una parte, hanno certamente contribuito ad arginare la gravità degli eventi che si sono abbattuti sulle nostre colline trattenendo e riducendo gli smottamenti, si trovano ora, in alcuni casi, isolati e irraggiungibili».
Gli impianti più giovani sono stati, in alcuni casi, travolti dalle frane o trascinati lungo le dorsali collinari verso valle, passando persino da una proprietà ad un’altra. Anche nell’impossibilita attuale di una conta precisa dei danni è certa, sin da ora, la necessità di un prossimo nuovo censimento degli ulivi produttivi e della mappatura ex novo dei preziosi uliveti all’interno della zona Brisighella DOP.
“È immediatamente comprensibile la gravità della situazione delle coltivazioni dei nostri Soci ed è fortissima la preoccupazione per la prossima campagna olearia. – ha concluso il Presidente – La nostra Cooperativa, che strutturalmente non ha subito per fortuna, alcun danno è stata da subito operativa, garantendo il servizio a clienti e soci».