Le attività del Nucleo volontari dell’Associazione nazionale Carabinieri di Ravenna: ascolto, informazioni, presenza e controlli

nell'occasione sono stati premiati alcuni volontari

Ieri mattina si è tenuto un incontro presso la sala di Amare Ravenna per discutere l’attività operativa del gruppo di volontari ANC a conclusione del sesto anno di convenzione con il Comune di Ravenna e ha allo stesso tempo annunciato il termine del corso di formazione dei 13 nuovi volontari ANC. Fra i partecipanti: il prefetto De Rosa, l’assessore provinciale alla sicurezza Gianni Grandu, l’assessore Igor Gallonetto in rappresentanza del Sindaco e Vice (impegnati in un convegno a Cervia), il comandante provinciale dei CC, Col. Marco De Donno, il comandante della polizia locale, Dott. Andrea Giacomini, il Consigliere Comunale Daniele Perini e il Gen. Fabio Bonucchi.

Nella stessa sede sono stati consegnati gli attestati di merito ai volontari che si sono distinti per il maggior numero di servizi svolti nell’ultimo anno all’insegna della professionalità:

Prima classificata Iride Ciniello, con 151 servizi;

2 classificata Giovanni Zordan, con 99 servizi;

3 classificata Giancarlo Iacopucci, con 97 servizi.

Roberto Nagni, per aver svolto 227 ore di servizi di volontariato e Giuseppe Piccione, per averne svolto 217.

Il Presidente Isidoro Mimmi ha sottolineato che i volontari ANC operano con entusiasmo e impegno professionale in attività di vigilanza nei vari momenti della vita sociale del cittadino, a sprone del rispetto delle regole di civile convivenza e valorizzazione del prezioso patrimonio artistico-culturale della nostra città.

Nel corso del 2021 – 22, i volontari dei Carabinieri, forti dell’esperienza acquisita nel trascorso quinquennio di attività, hanno affinato le linee programmatiche e il “modus operandi” dando di conseguenza vigore alle attività civiche di volontariato: salto di qualità, quindi, non solo nel rafforzamento della sicurezza percepita, ma anche nello sviluppo nel medio e lungo periodo, di un cambiamento sostenibile, nell’ambito della comunità ravennate

Ed è in questi termini che si è instaurata, tra l’Associazione Nazionale Carabinieri e la Polizia Locale di Ravenna una sinergia virtuosa che trova il suo collante nel senso civico dei ravennati, la cui collaborazione ha rappresentato un valore aggiunto per la sicurezza della città.Oltre tredicimila ore di servizio prestate, n. 233 situazioni / fatti meritevoli di approfondimenti operativi propri degli organi di Polizia Giudiziaria,  1674 ore di formazione; oltre diecimila inviti al rispetto dei decreti o ordinanze nazionali e locali; tantissimi interventi di dissuasione e informazioni a cittadini e turisti, manifestano un notevole incremento delle attività rispetto agli anni scorsi, per poter assolvere anche ai nuovi molteplici compiti derivanti dalla malattia da coronavirus (COVID-19), un chiaro aumento del grado di efficienza nell’articolata attività dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Ravenna, con netto accorciamento dei tempi di raggiungimento degli obiettivi e conseguente maggiore disponibilità operativa nel mettersi in gioco per ulteriori attività di più ampio respiro oltre che di valore strategico.

Fra queste, ci tiene Mimmi a menzionare:

la collaborazione con il Tribunale per i Minorenni di Bologna con l’affiancamento ai nostri volontari di giovani in un percorso di riparazione e concorso in “lavori di pubblica utilità”.

L’ampliamento della rete dei servizi di pattugliamento al di fuori delle mura cittadine: numerose le aree ed eventi ad alta criticità: Lido di Dante e Marina di Ravenna oltre a grandi eventi, iniziative turistico-culturali, sociali e sportivi.

 

Quanto riportato nell’allegata relazione annuale rispecchia solo in parte l’attività del Volontario ANC che ancor più in questo sesto anno ha operato a 360° sul territorio in modo semplice e chiaro, ma con un ottimo impatto sul tessuto sociale della città, in quanto ritenuto professionale e affidabile grazie alla divisa con la scritta “CARABINIERI”.

Mimmi ha definito “plusvalore” quello che i volontari ANC immettono nella società.

Perciò la co-programmazione può dare molta più efficacia all’intervento pubblico e la co-progettazione diventa ugualmente più efficace con questo apporto. “Credo – ha concluso Mimmi – che sia responsabilità delle istituzioni valorizzare i nostri volontari responsabilità mia mantenere sempre vivo il fuoco, la mission ideale che ha portato a costituire sei anni fa il gruppo di volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri”.

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