L’attore ravennate Matteo Gatta interpreterà “Blackface” alla rassegna de “I Sabati del Moog”

Per la rassegna "I Sabati del Moog", Matteo Gatta in scena per "Blackface"

Sabato 17 dicembre alle 18, presso Moog Slow Bar, Vicolo Padenna 5 Ravenna, si terrà l’ottavo incontro della rassegna “I sabati del Moog” curata da Ivano Mazzani.

 

Matteo Gatta, attore, autore di testi teatrali, interpreterà BLACKFACE – Gatta legge Baldwin. In questo suo primo incontro col “piccolo predicatore di Harlem” James Baldwin, Gatta tratterà il tema del razzismo e dell’identità: “Credo che uno dei motivi per cui la gente si aggrappa così ciecamente al proprio odio sia perché sentono che, quando l’odio se ne sarà andato, saranno costretti ad affrontarne il dolore”.

James Baldwin (Harlem, New York; 1924-1987) è stato uno scrittore e attivista statunitense, autore di romanzi (tra i più famosi Go Tell It on the Mountain, Giovanni’s Room, Another Country), saggi e drammaturgie. Afroamericano, omosessuale, figlio adottivo di un predicatore pentecostale di Harlem; Baldwin fece della sua identità conflittuale la testimonianza di una storia fatta di violenze e omissioni colpevoli: la storia degli Stati Uniti d’America. Nonostante la sua penna straordinaria, la sua importanza all’interno del contesto letterario del ‘900 e gli omaggi frequentissimi all’autore da parte del mondo del cinema e della musica, Baldwin rimane un autore poco conosciuto in Italia.

 

Matteo Gatta, attore, regista e drammaturgo teatrale, prova in questo primo incontro col “piccolo predicatore di Harlem” a cimentarsi con una serie di articoli e conferenze sul tema del razzismo e dell’identità: “Credo che uno dei motivi per cui la gente si aggrappa così ciecamente al proprio odio sia perché sentono che, quando l’odio se ne sarà andato, saranno costretti ad affrontarne il dolore”.

Nato a Ravenna nel 1996, è attore tra teatro e cinema, drammaturgo e regista teatrale. Muove i primi passi sul palcoscenico a Ravenna tra la compagnia dei Sognattori e la non-scuola di Ravenna Teatro. Appena diciottenne viene selezionato da Luca Ronconi per la scuola del Piccolo Teatro di Milano alla quale si diploma nel 2017 col saggio Uomini e No diretto da Carmelo Rifici.
Fino al 2021 fa parte della compagnia Idiot Savant, con la quale recita per la regia di Filippo Renda nel Mercante di Venezia (2017) e nel Sogno di una notte di mezza estate (2018). Nel 2018 vince un bando di produzione con AMORE, sua prima drammaturgia, nella quale è anche attore. AMORE segna la nascita della compagnia Tristeza Ensemble, che fonda con Viola Marietti. Nell’estate del 2019 è attore nel Purgatorio di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari. Per Ravenna Teatro lavora anche come guida dei laboratori della non-scuola. Nel gennaio del 2021 sostituisce Elio Germano all’auditorium nazionale di Madrid come voce recitante ne La vita nuova, recital dantesco per la musica di Nicola Piovani. Cura la regia di A.L.D.S.T. (Tristeza Ensemble, 2021) e Gramsci Gay (Studio Doiz, 2022). Sempre a Ravenna, nell’estate 2022 è regista e voce recitante di Storia di un figlio cattivo, operetta sacra della quale è anche librettista (musica di Filippo Bittasi), all’interno di San Vitale per Ravenna Festival.
E’ protagonista, con Lodo Guenzi e Jacopo Costantini, del film Est-Dittatura Last Minute, che ha aperto la 17esima edizione delle Giornate degli Autori al Festival del Cinema di Venezia 2020. Per la sua interpretazione riceve il Nastro d’Argento come Miglior attore esordiente nel 2021.

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