13 Ago 2022 11:28 - Cronaca
L’ambasciatore ucraino Melnyk incontra de Pascale e ‘saluta’ l’arrivo della nave Rojen a Ravenna
L'incontro fra il sindaco de Pascale e l'ambasciatore Ucraino Melnyk
di Roberta Bezzi
Per primo in Italia il porto di Ravenna ha accolto una nave cargo proveniente dall’Ucraina dopo lo sblocco diplomatico dei giorni scorsi. Dopo aver fatto tappa a Istanbul in Turchia per i controlli previsti dalle Nazioni Unite, la nave Rojen partita dal porto ucraino di Chornomorsk vicino a Odessa battente bandiera maltese, è arrivata in porto intorno alle 18 di ieri con 15mila tonnellate di semi di mais destinati per lo più all’alimentazione degli animali.
Una notizia che fa tornare il sorriso a Coldiretti che, nei giorni scorsi, ha dichiarato: «Lo sblocco di navi di cereali e mangimi dal Mar Nero è importante per salvaguardare le stalle italiane in una situazione in cui l’Italia importa dall’estero il 73% del suo fabbisogno di soia per l’alimentazione degli animali».
L’arrivo della nave è stato preceduto dall’incontro nel primo pomeriggio tra il sindaco di Ravenna Michele de Pascale e l’ambasciatore Yaroslav Melnyk giunto in Municipio con una delegazione dell’ambasciata d’Ucraina in Italia e del consolato generale d’Ucraina a Milano. Insieme hanno ripercorso le relazioni tra Ravenna e l’Ucraina, i legami culturali come il “Viaggio dell’Amicizia” di Ravenna Festival fino ai drammatici fatti recenti, caratterizzati da una grande ospitalità dei ravennati verso i profughi ucraini.
«La nostra città – afferma il primo cittadino –, memore anche dell’occupazione nazista del nostro Paese, è sinceramente solidale con il popolo ucraino per l’aggressione che sta subendo da parte della federazione russa. Solidarietà di cui abbiamo voluto dare un segno concreto attraverso due ordini del giorno: uno relativo alla promozione e valorizzazione delle relazioni solidali con le città portuali dell’Ucraina, l’altro dedicato al conferimento della cittadinanza onoraria al maestro ucraino Valentin Silvestrov, come riconoscimento per l’eccezionale contributo al linguaggio universale della musica, un tributo simbolico all’affermazione di valori di pace e fratellanza anche nel nome della cultura e della musica».
L’ambasciatore Melnyk ha tenuto subito a ringraziare per l’accoglienza e la solidarietà manifestata nei confronti degli ucraini in questi mesi. «La guerra continua – afferma – e i cittadini stanno vivendo momenti molto difficili. I legami con Ravenna ormai sono storici sia a livello culturale che commerciale. L’arrivo della nave Rojen vuol essere un segnale importante non solo per il mercato locale ma anche per garantire la sicurezza alimentare mondiale. Invitiamo tutti gli imprenditori italiani ad approfondire i rapporti economici con il nostro Paese, da parte nostra faremo di tutto per consegnare i prodotti nei tempi previsti».
Nei prossimi giorni, in un altro porto italiano, è atteso l’arrivo di una nave con 6 mila tonnellate di olio di girasole, mentre sempre a Ravenna per Ferragosto – al più tardi il 16 agosto – arriverà la nave Sacura con 11 mila tonnellate di semi di soia sempre per la zootecnia.