La tradizionale consegna a Papa Francesco del sale di Cervia

Una tradizione iniziata nel 1444 e rilanciata nel 2003 grazie a monsignor Mario Marini

Foto: la delegazione cerveseUna tradizione iniziata nel 1444 e rilanciata nel 2003 grazie a monsignor Mario Marini è la consegna del sale di Cervia dato dai salinari al Sindaco in occasione della rievocazione dell’antica rimessa del sale di settembre e che ha viaggiato simbolicamente attraverso borghi e colline con i pellegrini del Cammino del Sale è giunto a Roma ed è stato consegnato ufficialmente al pontefice questa mattina in piazza San Pietro.

 

Il Santo Padre ha ricordato e ringraziato la delegazione cervese nel discorso dell’udienza generale della mattina “Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana…come pure la Delegazione del Comune di Cervia, qui convenuta per il tradizionale dono del sale.

 

La delegazione cervese che ha consegnato il prezioso “oro bianco” a papa Francesco era composta dal vicesindaco di Cervia Gabriele Armuzzi, dal parroco della parrocchia Santa Maria Assunta di Cervia Don Pierre Cabantous, dalla dirigente del settore Sviluppo della Città e Servizi alla Comunità del comune di Cervia Maria Pia Pagliarusco, da un salinaro e da un rappresentante dei pellegrini del Cammino del Sale.

 

Iniziata quando il cardinale Pietro Barbo (diventato poi papa Paolo II) divenne vescovo di Cervia nel 1444, la tradizione del dono del sale al Papa si fermò nel 1870, in seguito agli eventi della breccia di Porta Pia, che interruppero i rapporti diplomatici tra il Vaticano e l’allora giovane Regno d’Italia. Il cardinale Pietro Barbo aveva pensato di inviare il salfiore a papa Eugenio IV (al secolo Gabriele Condulmer, zio del Barbo per parte di madre) per ringraziarlo della nomina a vescovo di Cervia, allora ricca diocesi, proprio per la produzione del sale, dello Stato Pontificio.[vc_single_image image=”23925″ img_size=”full”]

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