Rossini Ouvertures, spettacolo della Spellbound Contemporary Ballet con le coreografie di Mauro Astolfi, in scena martedì 28 febbraio alle 21 al Teatro Masini di Faenza per la rassegna Danza, celebra la figura artistica e umana di Gioachino Rossini.
“La lettura di Augusto Benemeglio sulla vita di Rossini, su quella Follia organizzata è stata per me profondamente e assolutamente illuminante. Sono sinceramente stato sedotto in 24 ore di ascolto continuo e ripetuto dal mondo rossiniano, da questa genialità così prorompente e inebriante ma che al tempo stesso viveva camminando a braccetto con tante macchie nere, dilaniato da un profondo mal di vivere che, attraverso una fortissima ed energetica personalità, al limite del bipolarismo, ha creato opere musicali di una grazia assoluta ed eterna. Cercare di toccare tutti i punti di una vita come quella di Gioacchino Rossini sarebbe stato assolutamente impossibile, anche perché per quanto la danza possa e per quanto il movimento sia un altro aspetto del suono, la materializzazione della musica, quello che Rossini ha saputo creare in pochi anni della sua vita non credo potrà mai essere rappresentato diversamente in modo sinceramente sensato. Ma l’estrema contemporaneità di questo grandissimo artista è talmente presente e vibrante nella vita che osservo attorno a me che ho cercato di avvicinarmi alla profonda relazione tra questo presagio, questa consapevolezza, questa paura della morte e la capacità al tempo stesso di generare un’emozione così scintillante, così piena di grazia, di potenza e di divertimento che ogni fine d’opera era un’altra opera che si creava.
In questo spettacolo ho immaginato una grande parete, la parete dei ricordi di Rossini, dove nascondeva, dove archiviava il suo cibo, i suoi vini, la casa dove ospitare I suoi grandi amici e compositori, ma anche la gente comune con la quale amava scherzare, giocare e condividere tutti gli aspetti della sua vita. Questa “parete” è stata immaginata come una proiezione della sua mente, piena di sportelli, di ripiani, di nascondigli, una parete che separava un mondo dall’altro. In questo spazio si aggirava un inquilino, una figura antropomorfa, nera, una macchia che aveva assunto sembianze umane, che ormai comunicava con lui, che si insinuava nei suoi sogni, strisciava dentro il suo letto e poi spariva ma che era sempre lì, come a scandire il poco tempo, ma anche il lungo tempo passato a combattere contro disagi fisici e psichici di ogni tipo.
Nelle sue lunghissime notti, sempre più insonni, Rossini viveva ormai in due mondi, che a momenti si avvicinavano, quasi si toccavano, e solo la sua infinita capacità di creare, la sua passione per il godimento fisico, sensoriale, per la cucina, per il sesso, riuscivano momentaneamente ad anestetizzare quello che stava accadendo nel suo corpo e nella sua mente. La sua era musica estrema. Il segno di una forza e di una energia superiore, e ho volutamente cercato di creare una danza estrema, carica di energia, di vitalità, di incontri, di seduzioni, di suggestioni”. (Mauro Astolfi)
Prevendite da lunedì 27 febbraio dalle ore 10 alle ore 13 presso il botteghino del Teatro Masini. Prenotazioni telefoniche (0546 21306): dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 13.
Biglietti online: Vivaticket – Prezzi: da 29 a 16 euro + ddp Info: 0546 21306 e www.accademiaperduta.it
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