23 Giu 2023 09:46 - Cronaca
La Guardia Costiera di Ravenna sequestra 330 kg di vongole pescate illecitamente
Il comandante di un motopesca è stato sanzionato ed il prodotto catturato in eccesso è stato sottoposto a sequestro e fatto rigettare in mare
di Redazione
Aveva pescato un quantitativo di vongole superiore al consentito, e per questo il comandante di un motopesca è stato sanzionato ed il prodotto catturato in eccesso è stato sottoposto a sequestro dai militari della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Ravenna, che se ne sono accorti durante un controllo in banchina, alla sbarco, questa mattina all’alba.
Oltre il limite consentito
Il motopesca, appartenente alla tipologia delle draghe, avrebbe potuto pescare nella giornata un massimo di 400 kg di vongole, in base al piano di gestione del Consorzio di iscrizione, tuttavia i militari ne hanno rinvenuto un notevole quantitativo in più, ben riposto all’interno di un vano chiuso dell’imbarcazione, pari a 330 kg di vongole pescate oltre il limite previsto.
Prodotto sequestrato e rigettato in mare
Il prodotto, ancora vitale, è stato subito sottoposto a sequestro e fatto rigettare in mare, al largo, dallo stesso peschereccio, alla presenza dei militari. Al comandante dell’unità è stata contestata la pesca di quantità superiori a quelle autorizzate, per ciascuna specie, dalle normative europee e nazionali vigenti.
La sanzione
La fattispecie è prevista e punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 1000 a 6000 euro ai sensi degli articoli 10 e 11 del decreto legislativo n.4 del 2012 “Misure per il riassetto della normativa in materia di pesca ed acquacoltura”. Quale sanzione accessoria è stata sottoposta a sequestro anche l’attrezzatura, consistente in una draga meccanica, utilizzata per la pesca illecita.
La pesca delle vongole è soggetta a limitazioni ben precise, garantite dai Consorzi di gestione, allo scopo di tutelare la specie commerciale attraverso un’attività di pesca regolamentata e sostenibile nel tempo. Il prodotto pescato in eccesso incide negativamente sulla risorsa, violando il principio della concorrenza tra operatori economici, e introduce sul mercato quote di prodotto privo di tracciabilità.
I controlli da parte della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Ravenna continueranno anche nei prossimi giorni, a tutela dei consumatori, degli operatori in regola ed in generale della sicurezza alimentare.