10 Apr 2024 17:04 - Ravenna
La Consar scende in campo per le semifinali contro il Grottazolina, primo in classifica
La prima gara si gioca domani sera, nel Palasport della cittadina marchigiana alle 20.30
di Redazione
Dopo avere compiuto un altro salto in avanti in questa stagione, andando oltre il primo turno dei playoff, la Consar ora si trova ad affrontare nuovamente, come avvenne nella stagione scorsa, la prima in classifica, da Vibo a Grottazzolina. Campionati diversi, e squadre diverse ma accomunate dallo stesso rendimento con cui hanno messo in fila la concorrenza: 21 vittorie e 5 sconfitte. La prima gara di semifinale si gioca domani sera, nel Palasport della cittadina marchigiana alle 20.30 (diretta gratuita su volleyballworld e differita venerdì 12 alle 21 sul canale 78 di TeleRomagna, direzione di gara affidata a Angelo Santoro di Varese e Marco Colucci di Matera).
La compagine allenata da Ortenzi è ferma dal 24 marzo, giorno in cui si è chiusa la regular season, Goi e compagni arrivano lanciatissimi e ben rodati da un difficile quarto di finale, superato con autorevolezza e pieno merito e con due squillanti vittorie casalinghe per 3-0. «Non c’è una ricetta precisa per affrontare un periodo così lungo senza partite – ammette il coach della Consar Marco Bonitta – e lo dico perché è capitato anche a me in passato, però è inevitabile che il ritmo agonistico un po’ cali, mentre noi sicuramente lo abbiamo, poi non so quanto più di Grottazzolina. Lo vedremo già domani».
In regular season, la Yuasa ha vinto entrambe le partite ma non è stato facile piegare la Consar: all’andata fu un 3-1 con tre set vinti ai vantaggi e al ritorno un successo al tie-break contro un’indomabile e battagliera Ravenna. «La Yuasa è squadra molto solida, con certezze importanti in tutti i reparti – ricorda Bonitta – e ha un opposto che sposta gli equilibri anche quando non gioca benissimo, Fedrizzi è il miglior battitore di A2, ha un libero molto esperto, due centrali con esperienze in SuperLega e questo spiega e legittima il suo primato».