La Cassa di Risparmio alla residenza Zalambani per festeggiare 20 anni di collaborazione

Fin dall'apertura della struttura la Fondazione Cassa di risparmio ha collaborato e contribuito alla crescita e alle esigenze della residenza

Visita alla Casa Residenza Zalambani di S. Alberto in occasione del ventennale della collaborazione, da parte del Presidente della fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, ingegnere Ernesto Giuseppe Alfieri, accompagnato dal Presidente della coop Zalambani Serafino Ferrucci.

«A Sant’Alberto c’è un piccolo miracolo quotidiano di sensibilità, attenzione, altruismo e affetto: è quello che la Casa Residenza Zalambani assicura ai suoi oltre 80 ospiti grazie ad una atmosfera speciale – dichiarano dalla Fondazione Cassa di Risparmio Ravenna – una disponibilità straordinaria dei 53 dipendenti, a strutture spaziose e luminose distribuite sugli oltre quattromila metri quadri, che oltre a giardini, lavanderia, cucina, spazi comuni per la riabilitazione e la socializzazione fanno di questa struttura il volto migliore della terza età, un punto di incontro tra una comunità orgogliosa di offrire un servizio importante e persone anche non autosufficienti che lo trovano vicino a casa»

La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, fin dalla nascita della Casa Residenza dedicata a Don Giovanni Zalambani Priore di Sant’Alberto e poi a lungo direttore dell’Opera di Santa Teresa a Ravenna, ha erogato ogni anno un contributo importante e mirato a progetti precisi: un sostegno concreto, finalizzato a miglioramenti della qualità della vita, destinato ad acquistare ausilii, letti articolati, strutture per la riabilitazione e l’assistenza, ogni genere di arredi, supporti tecnologici e strumentazioni. Per rendere migliore la vita degli ospiti, rendere possibile gli spostamenti essenziali, garantire una più adeguata qualità del soggiorno e della quotidianità, e una più efficace e funzionale attività dei professionisti.

Una struttura impeccabile dalla storia antica

«Basta entrare nella struttura per percepire un’atmosfera vicina e accogliente – dichiara un portavoce della Fondazione Cassa di Risparmio Ravenna, aggiungendo– Le foto in bianco e nero nei corridoi ricordano gli antichi lavori e le persone che fondarono la Casa. I colori accesi, la luminosità degli spazi e i disegni colorati alle pareti, raccontano una storia di vita e dignità, in un contesto in cui ogni dettaglio è fondamentale. In questa struttura ci sono il 40% di camere singole, televisori in ogni stanza, un apparecchio di sorveglianza che allarma il personale a ogni movimento non previsto, 73 posti nella Casa Residenza con due Case famiglia per cinque persone e appartamenti autonomi tutelati, in cui è garantita una vita indipendente ma con la possibilità di ricevere pasti, cure, interventi in caso di emergenza, compagnia e accesso all’animazione.

Quanti passi ha fatto questa struttura da quando nel 1941 Erminia Talanti (sorella del poeta Francesco, cui oggi è dedicata l’Associazione di promozione sociale proprietaria delle strutture) donò in piena guerra la prima casetta da destinare a per chi in guerra non aveva più nulla.  La cooperativa muratori mise a disposizione la manodopera per edificare, i braccianti recuperarono il grano».

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