“Jova Beach Party”, 300 operai al lavoro. Oltre il 40% dei partecipanti verrà da fuori regione

I partecipanti sono invitati a passare l'intera giornata a Marina di Ravenna e si spera in un vero e proprio rilancio di Marina di Ravenna come meta turistica

Circa 300 operai sono al lavoro nel cantiere allestito a Marina di Ravenna per completare, in tempi da record, tutta la ‘cornice’ necessaria al “Jova Beach Party”, in programma venerdì 8 sabato 9 luglio. Ci saranno il grande palcoscenico centrale ed altri più piccoli laterali, l’area vip e accanto quella riservata all’ingresso dei disabili, i vari settori, e sui lati i vari punti ristoro per garantire ai partecipanti il massimo comfort possibile. Il mega palco, in pratica, è costruito a ridosso dell’ingresso della Diga Foranea Sud, mentre l’immensa platea è costituita dalla spiaggia davanti ai quattro stabilimenti balneari La Piazzetta, Ulisse, Luana Beach e Mokambo.

 

«Stiamo lavorando alacremente per un evento molto importante per l’economia e l’immagine della località – ricorda il sindaco di Ravenna Michele de Pascale durante la presentazione ufficiale dell’atteso grande evento–. Un ringraziamento speciale va ai quattro bagni direttamente coinvolti nel mega-concerto che stanno affrontando importanti disagi. Non era scontato il loro consenso, grazie per il vostro bel gesto d’amore. Ringraziamento che si estende anche alla Cooperativa Spiagge Ravenna e a tutti gli operatori, consapevoli che tra di loro ci sarà trarrà chi profitto dall’evento e chi invece ne verrà momentaneamente svantaggiato».

 

Il primo cittadino è poi chiaro nel dire che qualche disagio ci sarà. «Chi pensa di andare a un evento come questo senza fare file in andata o in uscita – aggiunge –, forse non ha mai vissuto l’esperienza del grande concerto. Per quanto ci riguarda, ciò che più ci preme è che tutto avvenga in sicurezza, per il bene di ravennati e turisti. Per questo abbiamo predisposto una mobilità ‘dolce’ e parcheggi supplementari. Invito i partecipanti a vivere la spiaggia da mattina a sera, di prendersela con comodo, in modo da limitare il più possibile i disagi». Oltre alla soddisfazione, De Pascale confessa infine un po’ di tensione per queste giornate decisive.

 

Molto atteso l’intervento dell’organizzatore e responsabile dell’evento (ndr, tranne che per la parte relativa alla viabilità a cura del Comune di Ravenna), l’amministratore di Trident Music che ha ricordato perché è stata scelta proprio Marina di Ravenna. «Quando ho fatto i sopralluoghi – rivela Maurizio Salvadori –, sono stato in diverse località dell’Emilia Romagna contente di poterci ospitare. Oltre che per la sua innegabile bellezza e per le sue ampie spiagge, Marina mi ha colpito per il pragmatismo dimostrato dagli stabilimenti balneari direttamente coinvolti e dall’amministrazione comunale. Questo è un evento dove bisogna essere pronti e preparati a ogni evenienza. Per facilitare il più possibile lo smistamento dei partecipanti ed evitare il disagio dell’attesa, apriremo le transenne alle 13.30, quindi con un certo anticipo considerando che lo spettacolo inizierà alle 15».

 

Salvadori ha poi ‘snocciolato’ qualche numero: il 40% del pubblico arriverà da fuori regione, molti dalla Lombardia. La giornata di sabato 9 luglio è sold-out già da tempo con 36 mila persone, mentre per venerdì 8 sono disponibili ancora poche migliaia di biglietti. Come in un vero e proprio concerto, chi entra non potrà uscire e rientrare, tranne i titolari di un pass vip, ma avrà l’opportunità di trovare all’interno dell’area del concerto tutto quanto necessario, bibite, cibo e servizi vari. Va da sé, dunque, che gli stabilimenti balneari nei dintorni lavoreranno solo con le persone prima e dopo l’ingresso al concerto.

 

«Per coprire la parte di mancato incasso – racconta Riccardo Santoni, direttore della Cooperative Spiagge Ravenna –, l’organizzazione ha riconosciuto ai quattro stabilimenti balneari coinvolti 40 mila euro, quindi 10 mila euro lordi a testa. Una cifra che, ovviamente, non compensa il fatto di stare fermi per circa una settimana. Lo abbiamo fatto perché crediamo nel progetto, malgrado i numerosi disagi che comporterà per i nostri clienti». La speranza è dunque legata a quel 40% di partecipanti da fuori regione che potrebbe innamorarsi di questa parte della spiaggia ravennate e decidere di farvi ritorno in futuro. Ci sarà tempo per fare le opportune valutazioni a fine manifestazione.

 

«Quando si organizza un grande evento – conclude de Pascale – si dà per scontato che alcune persone che sarebbero venute non verranno e che, al contrario, alcune che non sarebbero venute invece verranno. I ravennati che soffrono la confusione, per due giornate cercheranno ristoro in altri lidi. Gli albergatori faranno affari d’oro, dopo i tanti bocconi amari della pandemia. Il ‘Jova Beach Party’ va visto come momento di rilancio e rinascita di Marina di Ravenna».[vc_gallery interval=”3″ images=”15331,15332,15341,15330,15333,15334,15335,15336,15337,15338,15339,15340″ img_size=”full”]

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