Polveri sottili: nel 2024 a Ravenna già 7 giornate con picco oltre il limite

Sono i dati di Legambiente, pubblicati in occasione della Giornata Mondiale della Terra

«La cura e il benessere della Terra passano prima di tutto da una buona qualità dell’aria. Per avere un Pianeta con aria pulita e città più vivibili e sane, serve un impegno collettivo che coinvolga nella lotta contro lo smog, non solo le istituzioni, ma anche i cittadini. Non si può restare in apnea, respirare è vivere. Ognuno di noi può dare il suo contributo scegliendo una mobilità e un’alimentazione sostenibile e contribuendo a più verde urbano in città».  È questo, in sintesi, il messaggio che Legambiente lancia oggi in occasione della 54esima Giornata Mondiale della Terra promossa dalle Nazioni Unite.

L’intento è quello di portare in primo piano il tema dell’inquinamento atmosferico che soffoca sempre più le città italiane minando anche la salute dei cittadini e quella del Pianeta. A dimostrarlo i dati del primo trimestre del 2024 sulla qualità dell’aria in città raccolti dall’associazione ambientalista.

Focus picchi polveri sottili, giornate alle stelle

I primi mesi dell’anno nuovo sono stati caratterizzati da picchi clamorosi di polveri sottili, con medie giornaliere ampiamente sopra i limiti normativi. Il 69% delle centraline di monitoraggio analizzate (109 su un totale di 168 di cui si aveva il dato disponibile) hanno avuto almeno una giornata con una concentrazione superiore ai 100 µg/mc (microgrammi per metro cubo), contro il limite di legge giornaliero di 50 µg/mc, fino ad un massimo registrato di oltre 200 µg/mc.

Una concentrazione giornaliera elevatissima che non solo ha doppiato il limite consentito (in 23 delle 109 centraline addirittura triplicato!), ma che soprattutto si è ripetuta in più occasioni.

Ad esempio, a Venezia (Via Beccaria) sono state 12 le giornate con una concentrazione superiore ai 100 µg/mc; A Rimini (Flaminia), Milano (Senato), Padova (Mandria), Piacenza (Giordani Farnese) e Modena (Giardini) 8; Verona (Borgo Milano), Bologna (Porta S. Felice), Ravenna (Zalamella) e Ferrara (Isonzo) 7. Se filtrate con la soglia di 75 µg/mc (una volta e mezza il limite giornaliero), le centraline che hanno ripetutamente oltrepassato questo valore per almeno 10 giorni (sui 91 totali) sono 27.

«I dati inquadrano una situazione critica in modo diffuso per la pianura padana e per l’Emilia-Romagna in particolare – sottolinea Davide Ferraresi, presidente di Legambiente Emilia-Romagna. – Se finora non ci sono state violazioni del limite annuo di superamenti per le polveri sottili, sono decisamente preoccupanti i picchi di concentrazione rilevati nella quasi totalità (esclusa Cesena) dei capoluoghi provinciali: si tratta di condizioni di qualità dell’aria dannose per la salute delle persone e segnalano la necessità di intervenire al più presto. Insieme ai buoni comportamenti dei cittadini, servono politiche pubbliche a sostegno dell’elettrificazione dei diversi usi energetici, della mobilità dolce e del trasporto pubblico locale, unitamente a interventi per ridurre l’impatto del settore agrozootecnico sulla qualità dell’aria».

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